Jacobs abdica, ma si conferma tra i grandi sprinter olimpici

Ha dovuto cedere lo scettro di re dello sprint nei cento metri, ma il quinto posto e il miglior tempo stagionale in finale confermano Marcel Jacobs tra i grandi interpreti della specialità. E se smaltira’ le fatiche accumulate, Marcel sarà decisivo anche per la staffetta 4x100. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Non c’è spazio per la delusione a Desenzano del Garda tra gli amici e i tifosi di Marcell Jacobs: un grande tifo ha infatti accompagnato la gara dei 100 metri del campione, arrivato quinto a Parigi 2024. (Il Sole 24 ORE)

Davanti a tutti chiude l'americano Noah Lyles, di un soffio davanti al jamaicano Kishane Thompson mentre chiude il podio l'altro statunitense Fred Kerley . Il campione olimpico di Tokyo 2020, che aveva corso la sua semifinale, la seconda, in 9''92 facendo registrare il proprio miglior tempo stagionale, fa ancora meglio e ferma il cronometro a 9"85 ma non basta per difendere il titolo. (Tuttosport)

PARIGI 2024 Grana/Fidal Marcell Jacobs supera lo scoglio realmente complicato della sua seconda semifinale nei 100 metri olimpici di Parigi, chiudendo in terza posizione con il tempo di 9"92 nella prova vinta dal sudafricano Akani Simbine in 9"87, davanti al botswano Letsile Tebogo secondo con 9"91, entrambi dunque diretti nella finale delle 21,50 a cui accede anche il velocista azzurro, in virtù del fatto di aver realizzato uno dei due migliori tempi tra i non piazzati nelle prime due posizioni delle tre gare. (Sport Mediaset)

Parigi 2024/9 - Grazie Marcell Jacobs

Quella di Lamont Marcell Jacobs Jr, da questa sera ufficialmente ex campione olimpico dei cento metri, riempie d'orgoglio perché colma di tutto quello che ci ha fatto innamorare di questo ragazzone dai muscoli velocissimi e fragili. (Panorama)

Reuters/Kai Pfaffenbach (Avvenire)

La finale dei 100 metri andata in scena ieri sera alle Olimpiadi di Parigi 2024 porta con sè una serie di primati che potrebbero durare molto a lungo: per la prima volta nella storia tutti i partenti sono scesi sotto il sempre iconico muro dei dieci secondi e i primi sette si sono addirittura espressi sotto i 9.90; il quarto (il sudafricano Akani Simbine, 9.82), il quinto (Marcell Jacobs, 9.85), il sesto (il botswano Letsile Tebogo, 9.86), il settimo (lo statunitense Kenneth Bednarek, 9.88) e l’ottavo (il giamaicano Oblique Seville, 9.91) non erano mai stati così veloci. (OA Sport)