##Sciopero, Cgil-Uil: in 500mila nelle piazze contro la manovra
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Un pezzo del Paese si è fermato per lo sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra e per chiedere al Governo di aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. Si sono registrate adesioni "altissime" nei primi turni di lavoro, circa il 70% hanno riferito le due confederazioni, con oltre 500mila persone che, da Nord a Sud, hanno riempito 43 piazze "per difendere le libertà e i diritti di tutti", ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione di Bologna (Tiscali Notizie)
Su altri giornali
Nei trasporti, dopo la precettazione del ministro Salvini, sarà di solo quattro ore: dalle 10 alle 14 per i voli, dalle 9 alle 13 per gli altri. Fermi tutti i settori pubblici e privati, tranne il trasporto ferroviario. (Fanpage.it)
Sciopero Cgil e Uil. Al corteo di Bologna anche il neo governatore dell‘Emilia Romagna, Michele De Pascale (Quotidiano Sanità)
Sono 4.000 le lavoratrici e i lavoratori che questa mattina, venerdì 29 novembre, hanno preso parte alla mobilitazione indetta dalle sigle sindacali per respingere i tagli alla sanità, alla scuola, ai trasporti. (L'Eco di Bergamo)
Genova, 29 nov. - "Questo sciopero è una doppia risposta alle politiche economiche, alla mancanza di un progetto per il futuro del Paese e al tentativo di mettere in discussione il diritto di sciopero, che è un diritto fondamentale sancito dalla nostra Costituzione. (Il Sole 24 ORE)
Lo sciopero dei trasporti di venerdì 29 novembre 2024 è stato ridotto a 4 ore, a seguito dell’ordinanza di precettazione del Ministero dei Trasporti. Lo sciopero è stato indetto dalle Organizzazioni sindacali nazionali COBAS Lavoro Privato, ADL Cobas CUB e SGB insieme allo sciopero indetto dalle Confederazioni Sindacali nazionali CGIL e UIL. (055firenze)
– Le piazze piene sono la “migliore risposta a chi ha criminalizzato una giornata democratica, pacifica, di lotta e richiesta di attenzione” con la precettazione. Dare voce a queste persone non è reato, ma un diritto rinocosciuto dalla Costituzione. (Agenzia askanews)