Meloni dice "no" alle nomine Ue. Si astiene su Ursola, boccia Costa e Kallas

Ascolta ora 00:00 00:00 Due «no» e una astensione. Alla fine, Giorgia Meloni tira dritto e boccia, di fatto, quello che ha più volte definito un «pacchetto pre-confezionato» di nomine. Lo fa modulando il voto caso per caso: si astiene sulla riconferma della tedesca Ursula von der Leyen alla Commissione, mentre boccia il portoghese Antonio Costa al Consiglio e la estone Kaja Kallas come Alto rappresentante per la politica estera. (il Giornale)

Su altre testate

Dopo ore di vertice su Ucraina, Medio Oriente e agenda strategica, Giorgia Meloni è entrata nella cena della tarda serata di ieri al Consiglio Europeo che deve decidere sulle nomine con un’idea: chiedere di spacchettare il voto sui vertici dell’Unione. (Il Fatto Quotidiano)

E le persone mi rispettano in Italia, soprattutto, ma anche all'estero per questo, perché non ho una doppia faccia»: lo ha affermato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles. (Corriere TV)

Giorgia Meloni ha lamentato di essere stata esclusa dalla mediazione sulle nomine, ma non ha i numeri per bloccarle. I leader dell'Unione europea si ritrovano a cena per discutere e decidere i ruoli di vertice della prossima legislatura europea. (Fanpage.it)

Tusk: senza l'Italia non c'è l'Ue

Fumata bianca al Consiglio europeo. (ilmessaggero.it)

Un'astensione su Ursula von der Leyen, un "no" ad Antonio Costa e a Kaja Kallas. Al termine della lunga giornata del Consiglio europeo, quando a Bruxelles è già notte, è questa la posizione su cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni schiera l'Italia. (Tiscali Notizie)

Le aziende si riorganizzano e volano le richieste di cassa integrazione guadagni. Secondo l'Osservatorio dell'Istituto, gli aumenti «sono dettati dalle dinamiche di mercato di alcune grandi aziende che stanno attraversando un momento di profonda riorganizzazione e di riposizionamento nel mercato». (Italia Oggi)