Libano, Coopi: «I bisogni umanitari crescono di giorno in giorno»

«Oltre 1500 attacchi, più di 1000 vittime e migliaia di persone costrette ad abbandonare la propria casa e la propria vita nel giro di poche ore. La situazione in Libano in appena due settimane è diventata drammatica e i bisogni umanitari crescono di giorno in giorno», scrive l’organizzazione umanitaria Coopi – Cooperazione Internazionale, presente nel Paese dal 2013, che è subito intervenuta sul campo per soccorrere la popolazione. (Vita)

Se ne è parlato anche su altre testate

I fotografi di tutto il mondo iniziano a scattare. Un bambino con la maglietta gialla lacera si arrampica davanti alla fotografia di Nasrallah. (Corriere della Sera)

Continuo a credere che il Libano sia un messaggio di libertà e convivenza, ma non possiamo dimenticare le gravi responsabilità di chi ci ha portato a questo punto». Come spesso accade nella sua narrazione, punta il dito contro la corruzione endemica che ha logorato il Libano: «Tutto questo si aggiunge alla crisi che stiamo vivendo da prima della pandemia, causata da una classe politica inetta e corrotta. (Corriere del Ticino)

– Il ministro dell’Ambiente libanese Nasser Yassin ha affermato che il numero di sfollati in Libano ha superato 1,2 milioni, scrive la National News Agency del Libano. Roma, 3 ott. (Agenzia askanews)

Libano: un milione di persone sfollate

Gli ospedali non sono qualificati, in un Paese la cui economia è crollata da 4 anni dopo essere stato derubato da governanti corrotti e banchieri traditori. Ogni giorno vengono lanciate migliaia di tonnellate di esplosivi. (La Stampa)

“Mentre non accenna a calare l’offensiva israeliana sulla striscia di Gaza anche in Libano i bombardamenti da parte dell’esercito israeliano continuano sia nella zona sud del Paese dove hanno già causato migliaia di vittime che anche nella capitale Beirut” fanno sapere da Amuort. (OglioPoNews)

Libano: in fuga dalle violenze Le famiglie in fuga dalle violenze in Libano stanno lottando per trovare sicurezza nei rifugi in tutto il Paese. Almeno un milione di persone sono attualmente sfollate, parliamo di un quinto della popolazione, mentre la metà ha lasciato le proprie case negli ultimi quattro giorni. (Save the Children Italia)