Luca e Cristian morti sul Gran Sasso: via libera al trasporto delle bare a Santarcangelo

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Morti sul lavoro

LA TRAGEDIA Dopo essere rimasti insieme ancora altri giorni, l’uno accanto all’altro, ma non più nel silenzio della maestosità del Gran Sasso durante quella terribile bufera di neve quando non sono riusciti a ricevere i soccorsi per le condizioni meteo avverse, oggi, i feretri dei due alpinisti Luca Perazzini e Cristian Gualdi, recuperati venerdì scorso, ripartiranno dall’obitorio di Teramo per poi prendere ciascuno la propria strada. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

Amavano la montagna, ne conoscevano i rischi. Né mio fratello Luca, né Cristian erano inesperti o sprovveduti, come qualcuno ha scritto invece in questi giorni. (Il Fatto Quotidiano)

A Santarcangelo di Romagna e' il momento del dolore. Incredulita' e forte sgomento tra i parenti e gli amici di sempre che si sono ritrovati con ceri, candele e per cercare parole di conforto di fronte al dramma. (Tiscali Notizie)

Si terranno giovedì 2 gennaio a Santarcangelo di Romagna (Rimini), loro città di origine, i funerali dei due alpinisti trovati morti sul Gran Sasso, Luca Perazzini e Cristian Gualdi. E scatta l’allerta per il rischio valanghe (Il Centro)

Luca Perazzini e Cristian Gualdi, gli alpinisti morti sul Gran Sasso, il capo dei soccorsi: «In cima anche a Natale. Le abbiamo provate tutte»

Le operazioni per recuperare i corpi dei due alpinisti rimasti bloccati nel Vallone dell’Inferno, sul Gran Sasso, domenica 22 dicembre, sono state assai complesse e hanno richiesto ore di lavoro: le squadre arrivate sul posto dopo i giorni di forte maltempo che aveva impedito qualsiasi tentativo di avvicinamento erano formate da unità di Guardia di Finanza e soccorso Alpino. (Corriere della Sera)

Potrebbe finire in tribunale la tragedia di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due amici alpinisti romagnoli dispersi durante la scalata del Gran Sasso e morti, anche a causa dell'impossibilità di un soccorso rapido per via del maltempo. (Liberoquotidiano.it)

E quei due alpinisti da salvare. A coordinare le operazioni in quota c’era Alessandro Marucci, capo stazione del Soccorso Alpino dell’Aquila e professore di Ingegneria all’università del capoluogo abruzzese. (Corriere della Sera)