Lina Wertmüller, il ricordo di Rita Pavone: “Era la mia mamma artistica, sono distrutta”

Sono tantissimi i messaggi di cordoglio condivisi dopo la morte Lina Wertmüller, regista e scrittrice italiana scomparsa giovedì 9 dicembre 2021 all’età di 93 anni: tra questi quello di Rita Pavone, che ha parlato di un dolore enorme e ha definito la donna definita una seconda mamma.

Lina Wertmüller morta: le parole di Rita Pavone. Intervistata dall’AdnKronos poco dopo la triste notizia, la cantante ha raccontato di aver incontrato Lina a casa sua a novembre: “Le avevo telefonato per dirle che ero a Roma e lei mi ha risposto che per me la porta era sempre aperta“. (Notizie.it )

Se ne è parlato anche su altri giornali

Inoltre è stata una delle fortunate artiste ad ottenere un Premio Oscar onorario (anche conosciuto come Premio Oscar alla Carriera) per il suo provocatorio scostamento dalle norme politiche e sociali. Infatti, è stata la prima donna ad ottenere la candidatura ad un Premio Oscar per la miglior regia. (Proiezioni di Borsa)

"Io cara Lina avrei voluto avere anche una cellula sola con l'occhialetto bianco, non è andata così. Sono fra i tratti che hanno delineato i funerali, alla Chiesa degli Artisti a Roma, di Lina Wertmuller, la grande cineasta scomparsa il 9 dicembre, nella capitale, a 93 anni. (Ansa)

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it (Il Messaggero)

Usa i toni dell’ironia, quelli preferiti da Lina Wertmuller, il nipote Massimo nell’elogio funebre. E Lina Wertmuller sapeva giocare veramente bene… (Secolo d'Italia)

Rita Pavone ha definito Lina Wertmuller «la mia mamma artistica «Io cara Lina avrei voluto avere anche una cellula sola con l’occhialetto bianco, non è andata così. (Giornale di Sicilia)

In lacrime ha aspettato l'arrivo del feretro, salutato da un applauso tributato dalla folla lungo le transenne. È arrivata tenendosi per mano con i famigliari e gli amici più stretti, Maria Zulima Job, figlia adottiva di Lina Wertmüller, ai funerali della madre nella Chiesa degli Artisti a Roma (Corriere della Sera)