Giséle Pelicot: processo dura prova, penso a vittime non riconosciute
Giséle Pelicot: processo dura prova, penso a vittime non riconosciute 19 dicembre 2024 Avignone, 19 dic. - "Penso alle vittime non riconosciute, le cui storie rimangono spesso nell'ombra. Voglio che sappiate che amo la stessa lotta". Sono le parole di Gisèle Pelicot subito dopo la sentenza che ha condannato il suo ex marito per averla drogata, violentata e fatta violentare, mentre era incosciente, da decine di sconosciuti per un decennio. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
Le indagini hanno rivelato che Dominique Pelicot drogava la moglie, rendendola incosciente, per poi abusare di lei e permettere ad altri uomini, reclutati online, di fare altrettanto. (Il Giornale d'Italia)
L'arrivo di Gisèle Pelicot e dei figli presso il tribunale di Avignone per la sentenza che ha condannato alla pena massima di vent'anni l'ex marito Domique Pelicot. L'uomo è stato giudicato colpevole di stupri aggravati e il verdetto è stato letto dal giudice capo del tribunale Roger Arata. (Il Sole 24 ORE)
La sentenza è stata pronunciata in sua presenza, davanti alla moglie e ai loro tre figli. (Virgilio Notizie)
“Voglio che sappiate che amo la stessa lotta”: così Gisèle Pelicot dopo la sentenza che ha condannato l’ex marito – per lui 20 anni di carcere – e altri 50 uomini per gli stupri e le violenze inflitte alla donna negli anni. (Il Fatto Quotidiano)
Tutti colpevoli gli imputati del processo per gli stupri a Gisèle Pelicot, la donna che per una decina di anni è stata fatta violentare dall’ormai ex marito dopo essere stata drogata a sua insaputa con psicofarmaci. (La Stampa)