Voghera, la sorella della vittima chiede giustizia: “Assessore ha sparato al petto, voleva ucciderlo”

La donna in lacrime sul luogo della sparatoria. (LaPresse) Il giorno dopo l’uccisione di Younes El Boussettaoui, in centro città a Voghera, la sorella Bahija ha portato un mazzo di fiori sul luogo dell’omicidio, accanto a lei il marito e l’avvocato.

“La mia famiglia è tutta italiana, abbiamo tutti la cittadinanza, la residenza, lavoriamo”

“Non è vero che era un senzatetto, non è vero che non ha nessuno, è stato ammazzato senza aver fatto nulla, chiedo giustizia“, ha detto la sorella. (LaPresse)

Ne parlano anche altre testate

ouns El Boussetai, il 39enne marocchino ucciso con un colpo di pistola dall'Assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici sarebbe stato sottoposto a un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) tre settimane fa. (Yahoo Finanza)

Se non vogliamo ritrovarci, e degenerare, come in Usa (vedi le due foto dell’articolo che mostrano due aeroporti di quel Paese) crediamo sia il caso di valutare con attenzione l’abolizione del porto d’armi Possiamo permetterci che il nostro ordine pubblico sia anche in mano a chi non è istruito come gli agenti? (Vicenza Più)

“Non siamo nemmeno stati avvisati dell’autopsia - ha spiegato il legale - perché pensavano non avesse parenti che invece sono tutti italiani”. (Yahoo Finanza)

Sul suo profilo Facebook l'avvocato risulta inoltre "docente di diritto penale e procedura penale presso Scuola allievi agenti Polizia di Stato Alessandria". Ha collaborato in modo occasionale con la Scuola di Polizia di Alessandria, dove era molto apprezzato dagli allievi agenti (Sky Tg24 )

Massimo Adriatici ha una storia da tutore dell’ordine, prima come poliziotto e poi come avvocato di uno studio molto noto a Voghera. Adriatici era un assessore «presente, che si faceva vedere e girava parecchi locali», racconta oggi il gestore di un bar di Voghera (Gazzetta del Sud)

Massimo Adriatici si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di aver ucciso Youns El Bossettaoui, 39 anni di origini marocchine. “Mio fratello è morto e lui è a casa”, dice la sorella della vittima. (Blitz quotidiano)