La Germania è travolta dai debiti

Christian Lindner, il liberale ministro delle Finanze, licenziato il 5 novembre dal Cancelliere Olaf Scholz, diventato il capro espiatorio della Coalizione, per non voler fare debiti, non ha tutti i torti. Anche Angela Merkel, impegnata a sostenere la sua autobiografia, appena uscita in libreria, critica Scholz: il suo sfogo contro Lindner è stato privo di dignità. Lei costrinse alle dimissioni due ministri che avevano copiato la tesi di laurea, ma di fatto li licenziò senza offenderli. (Italia Oggi)

Ne parlano anche altri media

In Germania cade un tabù e niente di meno che sul debito. In questo modo, ha spiegato, si potrebbero finanziare gli investimenti nella difesa e nelle infrastrutture. (InvestireOggi.it)

Quel muro, che appariva incrollabile, si sta lentamente sgretolando. (L'HuffPost)

Germania, ifo Institute prevede crescita PIL tra 0,4 e 1,1% nel 2025

«Schuldenbremse, Kaputt!». Più che il grande capo dell'inflessibile Bundesbank, Joachim Nagel pare l'addormentato nel mosto ridestato improvvisamente dalla Principessa Realtà. (il Giornale)

L'ifo Institute tedesco prevede una crescita del PIL tra lo 0,4 e l'1,1 percento per la Germania nel 2025. Se si imposta la giusta rotta di politica economica, si potrebbe raggiungere una crescita dell'1,1 percento nel 2025. (LA STAMPA Finanza)