Bergamini, l'avv. Anselmo e la sorella Donata «Isabella Internò oggi non è diversa ieri»

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Quotidiano online INTERNO

COSENZA – «Non sono d’accordo su quanto emerso rispetto ad Isabella Internò, ovvero che oggi sia cambiata». Non ha inteso commentare la richiesta di condanna a 23 anni di reclusione, formulata oggi in aula dall’accusa, l’avvocato della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo, all’uscita del Tribunale di Cosenza, al termine delle due giornate dedicate alla requisitoria del processo per la morte del calciatore Donato Bergamini che vede imputata Isabella Internò: «non sta all’avvocato di parte civile parlare di pena. (Quotidiano online)

Se ne è parlato anche su altre testate

È il ragionamento che ha portato la Procura della Repubblica di Castrovillari a chiedere 23 anni di carcere e non l’ergastolo per Internò – assente ieri dall’aula –, imputata per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi in concorso con ignoti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Però ci sono delle vicende che vanno oltre, saltano a piè pari il campanilismo e si prendono la scena, in un momento storico in cui l'odio - non solo nel mondo del calcio - serpeggia dappertutto e vanno di moda i dissing a favore di pubblico che, con tanto di popcorn e prima copertina autunnale, segue le vicende - ahinoi - reali affacciandosi sul balcone virtuale del web. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Dopo 35 anni ansa Una vicenda che fa rabbrividire, soprattutto se si pensa che è accaduta quasi 35 anni fa, nel novembre 1989, e per decenni è stata derubricata a suicidio. Denis Bergamini, ex giocatore del Cosenza, e i suoi cari avranno finalmente giustizia il prossimo primo ottobre. (Sport Mediaset)

Isabella Internò è la mandante e concorre nell’omicidio dell’ex fidanzato Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto il 18 novembre del 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico, ma essendo passati 35 anni merita le attenuanti generiche. (Approdo Calabria)

"Isabella Internò ha fatto ammazzare Denis Bergamini per salvare l’onore, visto che il calciatore non voleva sposarla, nonostante fosse rimasta incinta e per questo aveva abortito, con in grembo un nascituro di cinque mesi, in una clinica a Londra". (La Gazzetta dello Sport)

Ed è stato ammazzato per onore. Quello di Bergamini è un delitto d’onore nella Calabria del 1989 ». (Tuttosport)