Garnì rifiuta turisti israeliani: «Siete colpevoli di genocidio»
«Non siete graditi». Ha scritto più o meno così il gestore di un hotel di Selva Cadore. E tanto è bastato per scatenare un putiferio che ha fatto il giro d’Italia e non solo: è arrivato anche alla comunità ebraica e in Israele. Il fattaccio risale a qualche giorno fa ed è stato reso noto ieri (14 novembre) dal sito della comunità ebraica di Milano, Bet Magazine Mosaico. Cos’è successo? Sul portale di booking. (News In Quota)
Su altre fonti
Sulla vicenda dei turisti israeliani rifiutati in un hotel nel Bellunese è intervento anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Da secoli, siamo un popolo aperto al mondo e rispettoso delle identità altrui. (il Dolomiti)
Pertanto, qualora vogliate cancellare la vostra prenotazione, sarete felici di farlo, e altrettanto lo saremo noi di offrirvi una cancellazione gratuita”: non ha usato metafore Patrik Ongaro, titolare dell’omonimo Garni a Selva di Cadore che sulla piattaforma Booking, in inglese, ha invitato alcuni clienti israeliani ha disdire la prenotazione che avevano perfezionato per trascorrere qualche giorno di vacanza all’ombra del Pelmo. (ilgazzettino.it)
«Informiamo che il popolo israeliano, in quanto responsabile di genocidio, non è gradito cliente nella nostra struttura». (il Giornale)
Pertanto, se vorrete cancellare la prenotazione, saremo lieti di garantirla gratuitamente». «Buon giorno, vi informiamo che gli israeliani, in quanto responsabili di genocidio, non sono ospiti graditi nella nostra struttura. (Corriere della Sera)
Vi informiamo che gli israeliani, in quanto responsabili di genocidio, non sono clienti ben accetti nella nostra struttura. «Buongiorno. (ilmessaggero.it)
Vi informiamo che gli israeliani, in quanto responsabili di genocidio, non sono clienti ben accetti nella nostra struttura. Hotel annulla la prenotazione di alcuni clienti perché israeliani. (ilmessaggero.it)