Pillole di F1 | La protesta dello staff Alpine, Leclerc a Fiorano con la SF-21: le notizie di oggi, 1 Ottobre

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Dalla risposta dello staff Alpine di Viry-Chatillon a Leclerc in pista a Fiorano con la SF-21: il recap delle principali notizie di oggi, 1 Ottobre, in F1. Tanta carne al fuoco anche nella giornata di oggi in Formula 1, con i dipendenti della divisione francese di Viry-Chatillon che hanno preso duramente posizione contro la decisione presa da Alpine sullo stop del programma motori Renault, mentre Charles Leclerc è sceso in pista a Fiorano con la SF-21. (F1inGenerale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nella nota, inoltre, si legge che lo stabilimento di Viry-Châtillon (nel dipartimento dell'Essonne, a sud di Parigi), dove l'azienda francese ha finora dato vita ai suoi motori, verrà convertito in un ''centro di eccellenza ingegneristico e di alta tecnologia già da fine 2024''. (La Gazzetta dello Sport)

La F1 perde uno dei suoi brand più apprezzati, a seguito di una decisione molto dolorosa da accettare. Si preannunciano polemiche. (QuattroMania)

Il management della casa francese, infatti, ha comunicato alle maestranze di Viry-Châtillon che la progettazione, produzione e gestione dei motori turbo-ibridi cesserà al termine della prossima stagione. (FUNOANALISITECNICA)

Alpine resterà in F1, ma non le Pu Renault: una scelta che a Viry non condividono affatto, tanto da diffondere un comunicato ufficiale in cui, oltre ai timori per l'occupazione, si elencano le motivazioni che dovrebbero portare il Gruppo a rivedere la sua decisione, per storia e competenze (Autosprint.it)

Il mondiale di Formula 1 di questo frenetico 2024 sta per arrivare alla fase finale, ma in questo momento c’è già chi pensa al futuro. La pianificazione dei prossimi campionati è infatti già cominciata per la maggior parte dei team impegnati nel circus, e dopo settimane di discussioni e indiscrezioni, adesso manca solo la comunicazione ufficiale per una novità clamorosa che potrebbe cambiare gli equilibri all’interno del mondiale: dal 2026 sarà addio, il destino sembra ormai completamente segnato. (SportItalia.it)

Se da un lato perdere questo status – che porta con sé, oltre a grandi spese, anche un’invidiabile flessibilità progettuale – è uno smacco per la casa della Losanga, dall’altro viene da pensare che questa decisione sia l’unico modo possibile per salvare il team di Enstone. (Automoto.it)