Iran, la lezione dell'Italia all'Occidente
Liberata Cecilia Sala, ora si dovrebbe lavorare alla liberazione del popolo iraniano. Ieri, 8 gennaio, la giornalista italiana è tornata a casa con un’operazione-capolavoro del governo e della diplomazia italiana. Ora l’Occidente non deve distogliere lo sguardo dal Paese che l’aveva rapita. E questo non può essere obiettivo di un solo governo: dovrebbe diventare il programma di quel pezzo (minoritario) di mondo - istituzioni, opinioni pubbliche e intellettuali - che ancora crede nella democrazia e nella libertà. (il Giornale)
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Ma il lavoro è molto complesso, non è terminato ieri. "Il caso Abedini è al vaglio tecnico e politico del ministero della Giustizia: è vicenda che ovviamente bisogna continuare a discutere con i nostri amici americani, avrei voluto parlarne anche con Biden ma ha dovuto annullare il suo viaggio. (Tiscali Notizie)
A rafforzare le garanzie sull’impegno preso dall’Italia di non consegnare agli Usa il detenuto Mohammad Abedini-Najafabani sarebbero stati proprio i vertici dell’intelligence qatarina; una conferma dell’attendibilità già attribuita dagli iraniani e dagli omologhi degli altri Stati di quel quadrante alla figura di Giovanni Caravelli, il direttore dell’Aise (il servizio segreto per la sicurezza esterna) che ha guidato personalmente l’operazione che ha riportato a casa la giornalista de Il Foglio e Chora media. (Corriere Roma)
Nella nuova puntata del suo podcast, la giornalista, detenuta per tre settimane in Iran, risponde alle domande di Mario Calabresi, direttore di Chora Media. "La cosa che più volevo era un libro". In carcere "sono riuscita a ridere due volte: la prima volta che ho visto il cielo e poi quando c'era un uccellino che faceva un verso buffo. (Sky Tg24 )
Aperture dei giornali totalmente dedicate alla liberazione di Cecilia Sala, sbarcata ieri a Ciampino dopo essere stata rinchiusa nel carcere iraniano di Evin dallo scorso 19 dicembre. Tra gli altri temi caldi di giornata le mire di Trump sulla Groenlandia e gli incendi che stanno devastando Los Angeles (Sky Tg24 )
Nella cella lunga quanto lei sdraiata, Cecilia Sala non ha un materasso e dorme per terra, su una coperta. Cecilia Sala non vede nessuno dal 27 dicembre, dal giorno in cui ha incontrato l’ambasciatrice Paola Amedei. (Corriere della Sera)
C’è un sospetto dietro la carcerazione di Cecilia Sala che gli investigatori del Ros stanno cercando di chiarire: ossia se qualcuno ha “venduto” informazioni sui movimenti della giornalista. (Il Fatto Quotidiano)