Sciopero nazionale dei trasporti: la diretta da Roma

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Sciopero nazionale dei trasporti: la diretta da Roma È iniziato alle 5.30 lo sciopero sciopero nazionale di 24 ore dei mezzi pubblici (bus, metro e tram), iniziato alle 5.30. L’agitazione ha avuto un forte impatto sulla circolazione sin dalle prime ore del mattino, poiché, per la prima volta in 20 anni, non sono state previste fasce di garanzia. Solo il 30% del personale è stato in servizio, con orari e modalità che variavano da città a città. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Mentre una delegazione è stata ricevuta dal vice ministro Rixi, alcuni gruppi si sono accalcati all’esterno del ministero, chiedendo risposte soprattutto sul nuovo contratto collettivo al grido: ‘Salvini, pagliaccio, firmaci il contratto’. (ilmessaggero.it)

Il vice ministro Edoardo Rixi ha incontrato al Mit le sigle sindacali che hanno proclamato lo sciopero del trasporto pubblico locale. L’incontro avrà l’obiettivo di analizzare le questioni più urgenti, promuovendo un dialogo costruttivo tra le parti per individuare soluzioni condivise e migliorare la gestione delle attuali criticità del settore. (MIT)

Le sigle sindacali registrano una notevole adesione allo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisl e Ugl per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da un anno. (ilgazzettino.it)

I passeggeri dei mezzi pubblici sì hanno diritto alla rivolta

Venerdì nero oggi per chi dovrà spostarsi con i mezzi pubblici. Alle 5:30 scatta infatti lo sciopero nazionale di 24 ore di bus, metro e tram senza fasce di garanzia. In mattinata prevista anche una manifestazione davanti al Ministero dei Trasporti a Roma (Sky Tg24 )

Sciopero dei trasporti a Torino: chiusa la metro a Porta Nuova, disagi per i pendolari (La Stampa)

Un altro venerdì della vergogna per il trasporto pubblico. Frase, a dir poco, infelice. Ma chi avrebbe veramente diritto di rivoltarsi è il passeggero e viaggiatore vittima di ripetuti scioperi che ormai non hanno più fasce di garanzie. (Corriere della Sera)