Armi a Israele, Scholz provoca: "Le consegniamo e continueremo a farlo", Usa: "Piano di Netanyahu per attacco ad Iran è pronto"

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Le armi a Israele? La Germania le consegna e "continuerà a farlo". Musica e parole di Olaf Scholz, che con questa provocazione più che dichiarazione risponde anche in modo indiretto alla premier Meloni, che ieri durante le comunicazioni per il Consiglio europeo aveva ricordato lo stop dell'Italia alla consegna dopo il 7 ottobre. Il cancelliere è intervenuto al Bundestag, anch'esso in vista del Consiglio europeo. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Nonostante l'avvertimento degli Usa, Israele ha confermato di aver effettuato un attacco aereo nel sobborgo di Dahiyeh, nel sud di Beirut, dopo diversi giorni senza attacchi contro la capitale libanese, in seguito alla richiesta del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. (Adnkronos)

Il conflitto in Medio Oriente sembra essere finito in un vicolo cieco, con l’esercito di Israele (IDF) che sta ampliando di ora in ora le operazioni militari, scatenando le risposte di Hamas e di Hezbollah. (LA NOTIZIA)

La mancanza di una rappresaglia da parte di Tel Aviv, aggiunge la stessa fonte, sarebbe infatti interpretata dall'Iran come un segno di debolezza. Lo rivela al Washington Post una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu avvenuta la scorsa settimana. (Today.it)

Attacco di Israele all'Iran, il piano è pronto: la rivelazione della Cnn. Beirut, raid a sud della capitale del Libano

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha sentito al telefono il presidente Usa Joe Biden, dimostrando un atteggiamento più morbido rispetto alle ultime settimane. Riferendosi all’annunciato attacco all’Iran, previsto entro le elezioni Usa e quindi entro il 5 novembre, Netanyahu ha infatti affermato che verranno colpiti solo obiettivi militari, quindi non siti nucleari o impianti petroliferi, cosa quest’ultima che comporterebbe un’impennata del prezzo del petrolio. (Notizie Geopolitiche)

La promessa del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant non aggiunge dettagli sulla tempistica e non potrebbe essere altrimenti per ragioni strategiche. Ma a garantire che la rappresaglia per i 181 missili balistici lanciati contro Israele dalla Repubblica islamica avverrà prima delle presidenziali del 5 novembre negli Stati Uniti è una fonte del Washington Post a conoscenza della telefonata avvenuta mercoledì scorso fra Joe Biden e Benjamin Netanyahu. (il Giornale)

L'esercito israeliano ha ordinato ai residenti di lasciare l'area a sud di Beirut, in un avvertimento che solitamente prelude un attacco nella zona interessata. Israele, altre bombe sugli sfollati. (ilmessaggero.it)