Nel cremonese pochi danni ma al di là del Po un disastro: ecco l'eccezionale reportage di Paolo Panni, l'Eremita del Po
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Tanto vicine ma, per una volta, anche tanto lontane nei fatti accaduti. Se il maltempo dello scorso fine settimana, nel cremonese, è passato e si è esaurito come una normale pioggia d’autunno, a due passi di distanza, in terra parmense, le piogge torrenziali hanno messo letteralmente a soqquadro la pianura. Sia nei centri rivieraschi del Po, da Polesine Zibello a Roccabianca passando per Sissa Trecasali , Colorno , Sorbolo Mezzani e quelli immediatamente limitrofi (come San Secondo , Busseto , Soragna Torrile e la stessa città di Parma ) il maltempo ha colpito pesantemente. (Cremona Sera)
Ne parlano anche altri media
Le recenti avversità atmosferiche, tra cui grandinate, tornado e alluvioni, hanno colpito duramente le colture in tutto il paese, con particolare gravità in Veneto e Emilia Romagna. (Virgilio)
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C’è preoccupazione tra le aziende del settore, come spiega Cesare Soldi presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonese: “E’ un anno iniziato con le piogge già da inizio di Febbraio e ha continuato fino a luglio quando sono terminate le semine del mais e dei secondi raccolti in generale. (CremonaOggi)
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Chiediamo all’ente locale più vicino ai cittadini, ovvero il Comune di Lamezia Terme, la pulizia e la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, consapevoli anche che tutto ciò dovrebbe rientrare nella normalità. (Corriere di Lamezia)
Ferrara È allarme in Emilia-Romagna per gli agricoltori alle prese con le semine autunnali di grano e orzo, in uno dei principali bacini produttivi d’Italia con 230.000 ettari coltivati nel 2024, che vanta filiere della pasta e della panificazione famose nel mondo. (La Nuova Ferrara)