Netanyahu a famiglia ostaggio ucciso, 'vi chiedo perdono'
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"Voglio dire quanto mi dispiace e chiedervi perdono per non aver potuto riportare a casa Sasha vivo", ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una telefonata ai genitori di Alexander Lubnov, ucciso da Hamas e ritrovato ieri sera insieme con i corpi di altri cinque ostaggi. Il primo ministro parlerà anche con gli altri parenti degli ostaggi recuperati a Rafah nella notte. . (La Nuova Venezia)
Su altre testate
Al posto dei prigionieri e della pace “stiamo ricevendo solo sacchi di cadaveri”. Non la liberazione degli ostaggi, non la fine del conflitto. (Il Fatto Quotidiano)
L'obiettivo è fare pressione per trovare un accordo per la liberazione dei prigionieri da parte di Hamas (LAPRESSE)
C’è rabbia in Israele contro il premier Benjamin Netanyahu e il suo governo di estrema destra religiosa. Dopo quasi un anno di guerra, con oltre 40mila palestinesi uccisi a Gaza di cui un terzo bambini, l’obbiettivo di portare a casa vivi gli ostaggi non è stato mantenuto, la regione è in fiamme e nell’opinione pubblica mondiale è cresciuta in modo esponenziale l’avversione verso Israele e verso i 750mila coloni che occupano illegalmente i territori dei palestinesi. (Notizie Geopolitiche)
Le tv nazionali mostrano le immagini delle affollate manifestazioni nel Paese. L'autostrada 531 è stata bloccata al traffico, migliaia di manifestanti sono scesi per le strade anche a Haifa e Beer Sheva. (Corriere del Ticino)
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza nelle città israeliane in una manifestazione di dolore e rabbia dopo che altri sei ostaggi sono stati trovati morti a Gaza. Imponente quella a Tel Aviv dove ci sono stati anche una trentina di arresti e diversi feriti. (LAPRESSE)
La protesta innescata dall'uccisione di sei ostaggi israeliani nelle mani di Hamas ha portato decine di migliaia di persone nelle strade dello Stato ebraico (700 mila secondo gli organizzatori) e le manifestazioni sono sfociate in pesanti scontri con arresti e feriti. (La Stampa)