Il lato inedito di Argentero: "Mi reinvento dopo Doc"
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Lasciati il camice bianco e il sorriso rasserenante del dottor Fanti in Doc, Luca Argentero (nella foto) si ritrova ferito, sporco, dilaniato dal sospetto, incompreso dalla vita e dai colleghi e braccato dalla polizia. È il ruolo drammatico, adrenalinico e anche inconsueto nel film La coda del diavolo disponibile dal 25 novembre su Sky Cinema e Now. Nell'action thriller l'attore interpreta un agente di custodia che viene ingiustamente accusato dell'omicidio di un detenuto e che fugge per dimostrare la sua innocenza. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
Golssip 18 novembre - 12:26 Arriva in esclusiva su Sky Cinema un nuovo film con Luca Argentero e Cristiana Dell’Anna, 'La coda del diavolo', in onda lunedì 25 novembre (Golssip)
Sante Moras, ex poliziotto oggi guardia carceraria, viene accusato di un omicidio che non ha commesso: un uomo, colpevole di aver seviziato e ucciso una ragazza, viene trovato morto durante il suo turno di custodia. (Cinecittà News)
E che non sorride mai, ma proprio mai: quasi impensabile per uno come Luca Argentero, sempre sorridente nella vita e che anche in una pubblicità televisiva sfoggia il suo bel sorriso. Certo, Doc svetta su tutti, campione incontrastato di ascolti (per ben tre stagioni, dal 2020, su Raiuno) e di empatia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quando si parla di cinema action, guardando al panorama cinematografico italiano, si ha sempre l’evidenza di un grande vuoto, che è da attribuire tanto ai nuovi e vecchi autori, quanto al ruolo dei produttori. (Cinematographe.it)
Immagini da cartolina, probabilmente stereotipate. All’opera seconda dopo l’esordio Il legame (2020), Domenico de Feudis, che si è fatto le ossa sul set di La grande bellezza di Paolo Sorrentino, ribalta completamente questo immaginario, buttandoci in mezzo a una Sardegna livida, fredda, quasi funebre, in La coda del diavolo. (cinematografo.it)
Ancora di più dopo il grande successo di Doc - Nelle tue mani , serie in cui interpreta un medico geniale. Stanco, sporco, appesantito, senza un briciolo di speranza: il suo Sante Moras cancella l’Argentero che tutti conosciamo. (cinematografo.it)