Zucchero: "Non tornerei in Russia a cantare" - Reggiosera

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Lo ha detto il bluesman che sabato ha debuttato alla Royal Albert Hall con il nuovo tour mondiale. “Ma non andrei neppure da Netanyahu o da Trump” REGGIO EMILIA – “In passato andavo volentieri in Russia. Ho iniziato ad andarci nel ’90 con il concerto al Cremlino. Quello russo è un pubblico attento che ama l’arte e la cultura. Adesso non ci siamo più andati e anche se fossi invitato non ci andrei. Ma non andrei neppure da Netanyahu o da Trump”. (ReggioSera.it)

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A giugno cinque concerti in Italia, da Udine a San Siro. Adelmo Fornaciari dice che anche lui, come Vasco Rossi, vuole morire sul palco: «Qualche anno fa ci sono andato vicino a Zurigo. (Open)

Un’overdose di concerti aspetta da qui ai prossimi mesi Zucchero, che il 30 marzo ha aperto il suo Overdose d’Amore World Wild Tour alla Royal Albert Hall di Londra. (leggo.it)

(Adnkronos) – Il bluesman all’Adnkronos: “La ribellione che passava dal rock ora la fanno i rapper e i trapper”. “Avrò degli ospiti -spiega Zucchero- ma voglio che restino una sorpresa”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Era il 1990 quando Zucchero calcava il palco della Royal Albert Hall di Londra per aprire i concerti di Eric Clapton. Da allora Fornaciari ha girato il mondo con la sua musica, esibendosi in cinque continenti ma la capitale britannica continua ad avere un sapore speciale. (Funweek)

Zucchero ha tenuto il palco per due ore e quaranta minuti, sorretto splendidamente dalla sua band, 11 elementi a cui si aggiunge verso la fine il coro gospel L J Singers e, su «Senza una donna», anche Jack Savoretti. (ilmattino.it)

Mala tempora currunt, dicevano i romani duemila anni fa. A guardarsi intorno, la situazione non sembra tanto diversa. "Viviamo tempi bui, anzi è proprio notte fonda", concorda Zucchero, che però sembra aver trovato la sua soluzione. (la Repubblica)