Matilde che voleva sciare e altre storie
Buongiorno. «Ce ne vuole per sapersi rialzare. La nostra gioia più grande è rialzarsi quando si cade». C’era tutta la gioia di vivere di Matilde Lorenzi in queste parole. Non pensava certo di non potersi più rialzare, un giorno. Ieri non si è rialzata, tutto è finito in una frazione di secondo, uno sbaglio mentre faceva la cosa che amava. La morte della giovane promessa dello sci ha emozionato l’Italia: chiunque rivede in una storia così i propri incubi, il non-senso dell’inaccettabile. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
E' il mio gigante buono, mi sosterrà e ci sosterrà in questo momento difficile» dice Lucrezia Lorenzi, sorella di Matilde. Quella passione che in una frazione di secondo ha strappato la vita a Matilde Lorenzi, la sciatrice che avrebbe compiuto 20 anni il 15 novembre, morta per una caduta fatale durante un allenamento in Val Senales. (ilgazzettino.it)
La 19enne di Villarbasse era caduta il giorno precedente sul ghiacciaio della Val Senales durante un allenamento con la Nazionale Juniores lasciando attonita la comunità di Sestriere dove è cresciuta agonisticamente e a cui era molto legata. (Sport Mediaset)
"Tutelare i ragazzi che sciano e ricordare Mati" (il Giornale)
Partiamo dal giorno dell’incidente. Roma. “Sono sconvolta. Credo nel destino, e posso solo pensare che avesse deciso che era arrivato il momento di Matilde”. Maria Rosa “Ninna” Quario è una delle ragazze della Valanga Rosa che tennero vivo lo sci italiano negli anni tra Thoeni e Tomba. (la Repubblica)
Scendi, scii, muori. Di mattina, sulla tua neve, tra le montagne che ami. Nel tuo mondo. Non hai ancora venti anni, li avresti fatti il 15 novembre. Sei una promessa, sei una ragazzina del Sestriere, sai che hai talento, sai che va coltivato. (la Repubblica)
Matilde Lorenzi è morta all'alba all'ospedale di Bolzano per un'emorragia interna dopo l'incidente di lunedì 28 ottobre sulle piste da sci della Val Senales, dove la giovane sciatrice si stava allenando. (Liberoquotidiano.it)