Ivano Marescotti e la morte del figlio Mattia per un tumore

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Il celebre attore Ivano Marescotti, morto domenica 26 marzo all’età di 77 anni presso l’ospedale civile di Ravenna, dove era ricoverato da qualche giorno, raccontò in passato il dolore che provò per la morte di suo figlio Mattia, scomparso per un tumore a soli 44 anni. La morte del figlio MattiaIn scena il giorno del funeraleChi è l'attore morto a 77 anni La morte del figlio Mattia Nel libro autobiografico Fatti Veri, riporta “Il Messaggero”, l’attore raccontò dell’ultimo saluto al figlio Mattia, poco prima che morisse. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altri media

L'addio a Ivano Marescotti: "Bella ciao", tanti amici e nessuna star del cinema di Emanuela Giampaoli (La Repubblica)

Nella nota stampa diffusa da Dis-ORDINE si legge che: “Il cinema, il teatro e la cultura italiana perdono un interprete autentico, simpatico coerente, sempre legato alla terra e ai valori da cui è nato, ma non ne perderanno la memoria. (ravennanotizie.it)

A rendere omaggio a Ivano Marescotti anche il Prefetto di Ravenna, i Comuni di Bagnacavallo, Ravenna e Bologna, la Provincia di Ravenna e l’Anpi, che all’uscita del feretro ha intonato Bella Ciao. Nel pomeriggio di mercoledì infatti si è tenuta la commemorazione pubblica dell’attore sempre nell’ex convento di San Francesco a Bagnacavallo. (Ravennawebtv.it)

Esattamente un anno prima che l’attore Ivano Marescotti morisse (il 26 marzo 2023) lui ed Erika Leonelli avevano deciso di consacrare il loro amore convolando a nozze. La moglie di Ivano Marescotti ha rotto il silenzio sugli ultimi mesi di vita e la malattia dell'attore, scomparso il 26 marzo. (Notizie.it )

Commovente l'uscita del feretro dalla sala gremita dell'ex convento di San Francesco a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna. L'attore è morto domenica, dopo una battaglia contro il cancro (Today.it)

[Segue dalla prima] ... Un modo, se si vuole, di trattenerla ancora, d’impedirle d’andarsene definitivamente, ma anche l’unico modo per apprezzarla compiutamente, avvertire il vuoto della sua mancanza futura, riconoscerle l’unicità che le spetta. (il Resto del Carlino)