Confindustria: “Favorevoli ai dazi Ue sull’auto elettrica cinese”

Confindustria: “Favorevoli ai dazi Ue sull’auto elettrica cinese”
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La Stampa ECONOMIA

BRUXELLES. «Oggi non possiamo non pensare di incrementare i dazi sulle auto elettriche cinesi». Emanuele Orsini non ci gira troppo intorno. Anzi. Il presidente di Confindustria difende la Commissione europea e la sua scelta di sfidare Pechino sulla produzione di auto elettrica, prodotta, a detta dell’esecutivo comunitario, con sussidi pubblici che distorcono la concorrenza. Ben vengano i dazi, al… (La Stampa)

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“Confermando” la storica postura degli industriali italiani a favore di liberi commerci, mercati e concorrenza, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ribadisce il suo sostegno all’applicazione di dazi europei contro le auto elettriche che vengono dalla Cina. (Il Fatto Quotidiano)

La votazione dell’UE che punta a rendere definitivi i dazi aggiuntivi sulle elettriche prodotte in Cina potrebbe arrivare il 4 ottobre. È questa l’indiscrezione circolata in queste ore, che parla anche di Stati Membri già in possesso di una bozza del regolamento. (DMove.it)

«Siamo a favore» delle tariffe proposte dalla Commissione europea, chiarisce Orsini nella sua prima conferenza stampa a Bruxelles dove ha avuto una serie di incontri istituzionali, perche «dobbiamo difendere le nostre filiere» e «oggi non possiamo non pensare di incrementare i dazi sulle auto elettriche cinesi». (Il Messaggero - Motori)

Il 4 ottobre si vota. Cosa succederà ai dazi?

Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, prova a fare il punto della situazione e il quadro che emerge è all’insegna di riflessioni e ripensamenti. Ci sono scelte coraggiose e giuste, come quelle di fermare una concorrenza cinese sull’auto a batteria che il mondo industriale italiano condivide. (EuNews)

Questo voto, inizialmente previsto per il 25 settembre, è stato rinviato a causa delle divisioni tra i governi europei. (Automoto.it)

La Commissione Europea sostiene che i produttori cinesi di veicoli elettrici beneficiano di ingenti sussidi statali, consentendo loro di praticare prezzi inferiori rispetto ai concorrenti europei. La decisione arriva dopo mesi di discussioni e negoziati tra Bruxelles e Pechino (l'Automobile - ACI)