Morto l'attore Adamo Dionisi, il Manfredi Anacleti di Suburra: malato da tempo, aveva 59 anni
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L’attore Adamo Dionisi, noto per aver interpretato il boss Manfredi Anacleti in Suburra, è morto all’età di 59 anni. Il decesso è avvenuto nelle prime ore della mattina di domenica 20 ottobre. Adamo Dionisi era malato da tempo. La notizia della sua morte ha cominciato a circolare negli ambienti del tifo laziale (Dionisi era un ex capo ultrà degli Irriducibili) ed è stata confermata qualche ora dopo. (Virgilio Notizie)
Ne parlano anche altri giornali
Il mondo del cinema italiano perde una figura iconica: Adamo Dionisi, noto al grande pubblico per il suo ruolo nella serie Suburra, è morto all’età di 59 anni. L’attore romano, celebre per l’interpretazione di Manfredi Anacleti, il crudele capo della famiglia rom nella serie, è stato stroncato da una lunga malattia. (infodifesa.it)
Il lutto Adamo Dionisi, attore, sceneggiatore ed ex leader storico degli Irriducibili della Curva Nord della Lazio, è scomparso all'età di 59 anni presso l'ospedale Fatebenefratelli, a seguito di una breve malattia. (LaC news24)
E' morto - dopo una lunga malattia - l'attore Adamo Dionisi, noto per il ruolo di Manfredi Anacleti nella serie Suburra. Dionisi aveva 59 anni e una vita tempestosa alle spalle: nato a Roma il 30 settembre 1965, era stato fra i capi degli ultrà Irriducibili della Lazio. (Adnkronos)
A 59 anni è morto Adamo Dionisi, noto soprattutto per il ruolo di Manfredi Anacleti nel film e nella serie tv Suburra disponibile su Netflix. La notizia è arrivata proprio mentre Roma, la sua città, sta ospitando la Festa del Cinema. (La Gazzetta dello Sport)
Aveva 59 anni. La scoperta della passione per la recitazione nel carcere di Rebibbia, dove ha scontato una pena per alcune vicende legate alla droga. (Fanpage.it)
In molti lo ricordano vestito di nero, catenina d'oro con crocifisso al collo e sguardo torvo, mentre si aggirava nella sua villa con mobili e rubinetti in oro dispensando consigli sulla vita. Se n'è andato a 59 anni dopo una vita al massimo e la lotta con una lunga malattia. (Tiscali)
