Autonomia, vittoria piena del fronte costituzionale

La seconda «porcata» Calderoli subisce la stessa sorte della prima. L’autonomia differenziata come voluta dalla Lega e alla fine accettata da Fratelli d’Italia e Forza Italia, capaci di mugugnare distinguo ma fedeli al patto di maggioranza, è ferita a morte dalla Corte costituzionale. Smontata nei suoi ingranaggi essenziali, come fu undici anni fa per il «porcellum» elettorale, sempre firmato dal senatore e ministro leghista. (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Ma la Consulta ha messo in fila una serie di rilievi che rimandano al Parlamento il compito di ripensare molto di quanto è stato fatto. La sensazione è che una delle tre riforme di bandiera della maggioranza avrà tempi molto più lunghi del previsto. (Corriere della Sera)

E dice in sostanza: l’autonomia rafforzata sì può fare, ma non così; servono leggi ben scritte, non gli “accrocchi” che il Parlamento si è ormai abituato a sfornare. (La Stampa)

La Corte costituzionale ha acco… (la Repubblica)

Un “accrocco” mal scritto che non poteva passare

E' ciò che la Consulta ha fatto sapere con un comunicato stampa in cui, "in attesa della sentenza", ha dichiarato "illegittime" specifiche disposizioni contenute nella riforma federalista approvata a giugno ed entrata in vigore a luglio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La sentenza demolisce, di … La Corte costituzionale ha bocciato pezzi fondamentali della legge sull’Autonomia differenziata, come le norme sui livelli essenziali dei servizi e il Parlamento dovrà riscriverle seguendo le indicazioni dei giudici a cui si erano rivolti le regioni Toscana, Campania, Puglia e Sardegna. (Il Fatto Quotidiano)

La Corte, nell’esaminare i ricorsi delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, le difese del Presidente del Consiglio dei ministri e gli atti di intervento ad opponendum delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto, ha ravvisato l’incostituzionalità di alcune disposizioni della legge. (Orizzonte Scuola)