Partite Iva, arriva il maxisconto con la flat tax sul concordato preventivo

Dato in arrivo in Consiglio dei ministri già domani venerdì 26 luglio o al massimo in quello del 7 agosto, ultimo prima della pausa estiva - il maxisconto per le partite Iva che aderiranno al concordato preventivo. Al posto della più onerosa tassazione con l’Irpef ad aliquote crescenti in base al reddito, la soluzione che il viceministro all’economia, Maurizio Leo, e i suoi tecnici hanno deciso di adottare è quella di introdurre una flat tax sul differenziale tra la proposta accettata di concordato preventivo formulata dall’amministrazione finanziaria e il reddito dichiarato per il 2023. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

Lasciando in pace chi magari un anno ha speso di più perché magari ha venduto un appartamento o ricevuto una eredità. Non sarà più un “redditometro”, piuttosto un “evasometro”. (ilgazzettino.it)

Maurizio Leo, viceministro con delega al fisco, illustra a Il Giornale le novità fiscali in arrivo che vanno nella direzione di un abbassamento della pressione fiscale e di una pace contributiva, elementi in grado di portare ancora più gettito fiscale e di venire incontro a milioni di contribuenti in difficoltà che vogliono pagare le tasse. (Secolo d'Italia)

In particolare, spiega, si procede ad "una ridefinizione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni, spostando al 31 ottobre la scadenza per l'invio delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all'Irap" e sul concordato preventivo biennale "viene introdotta un'imposta sostitutiva (flat tax) sul maggior reddito concordato con aliquote variabili dal 10 al 15 per cento in relazione al punteggio Isa". (Tuttosport)

Flat tax per stimolare l’adesione delle Partite IVA al concordato preventivo biennale: ecco in cosa consiste e chi sono i beneficiari. Il Concordato Preventivo introduce la flat tax per le Partite IVA che aderiscono (PMI.it)

Alla luce degli ultimi ritocchi, tra cui la flat tax sul maggior reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate, è bene analizzare quali sono i pro e i contro previsti per chi sceglierà di aderire al concordato preventivo biennale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ulteriore limatura al ribasso per la percentuale dovuta nell’acconto di novembre. La tassazione scontata come leva per spingere le adesioni al concordato preventivo non solo delle partite Iva soggette alle pagelle fiscali (con aliquote dal 10% al 15%) ma anche di quelle in regime forfettario (con aliquote del 10% o del 3%). (NT+ Fisco)