Sinwar, choc e silenzi nel mondo arabo. Meloni: «Ora si apra una fase nuova». Hezbollah: «Pronti all'escalation»

«Morto con le armi in pugno, in uniforme, combattendo» lo elogia su X @abuhilalah e incassa in poche ore un milione e 700 mila like. La leggenda di Yahya Sinwar si è chiusa nel «migliore dei modi per ispirare i futuri combattenti». Chissà quante brigate, azioni, gruppi speciali si contenderanno l’onore di portare il suo nome. Morto un martire, uno Shahid, altri mille sono pronti a prendere il suo posto, si dice in Medio Oriente (Corriere della Sera)

Su altri media

La Striscia è ormai completamente sotto il controllo israeliano. Era attesa, se non oggi, domani, dopodomani. (Il Fatto Quotidiano)

Le circostanze della morte del leader di Hamas Yahya Sinwar rafforzeranno "lo spirito di resistenza". Lo scrive la missione iraniana alle Nazioni Unite sottolineando che l'ideatore degli attacchi del 7 ottobre contro Israele è stato ucciso a Rafah combattendo, e non nascosto in un bunker, come Israele aveva spesso denunciato. (Adnkronos)

Nelle immagini si vede l’ideatore dell’attacco del 7 ottobre solo in un appartamento distrutto a Gaza, seduto su una poltrona e con la testa e il viso coperti. (Fanpage.it)

Sinwar, dall’ergastolo alla leadership del movimento

La polizia israeliana ha diffuso un filmato che mostra un convoglio che trasporterebbe il corpo di Yahya Sinwar al Centro nazionale di medicina legale di Israele. Il capo di Hamas, la mente degli attacchi del 7 ottobre, è stato ucciso dall’esercito dello Stato ebraico in uno scontro a fuoco a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. (LAPRESSE)

Nelle immagini si vede un uomo ferito che lancia un oggetto contro il drone. Seduto su una poltrona di un salotto sventrato al primo piano di un edificio parzialmente distrutto, l'uomo ha il volto nascosto da un tessuto che potrebbe essere una kefiah e ha in mano un oggetto somigliante a una sciabola che scaglia sul drone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

POCO CONOSCIUTO fuori da Gaza e dai circoli islamisti, Sinwar lo è stato per buona parte della sua vita. (il manifesto)