Cinque anni dal Covid, a Piacenza si ricordano le vittime della pandemia

Cinque anni dal Covid, a Piacenza si ricordano le vittime della pandemia

Il devastante impatto sulle vita quotidiana dei cittadini, un mondo impaurito e quegli oltre 2mila morti nel 2020 solo nel nostro territorio. Piacenza non dimentica la tragedia del Covid, a cinque anni di distanza da uno dei periodi più bui di sempre il “Giardino di vita” è stato il teatro dell’omaggio a chi non c’è più nell’anniversario della Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia con la cerimonia ufficiale e l’intervento delle istituzioni nel condividere il ricordo dell’emergenza sanitaria. (Libertà)

La notizia riportata su altre testate

Ha esordito con queste parole il sindaco Mario Conte questa mattina alla commemorazione in ricordo delle vittime del Covid, che si tiene ogni anno nell'area verde davanti al reparto di Malattie infettive del Ca' Foncello, dove è stato piantato un albero in ricordo proprio delle vittime della pandemia (ilgazzettino.it)

"La memoria del Covid si trasforma in forza che questo territorio ha saputo e sa esprimere. Va riconosciuto innanzitutto il valore del personale sanitario e della ricerca scientifica. (Tiscali Notizie)

Le istituzioni della città si sono poi spostate all’interno della chiesa per la celebrazione commemorativa con la riflessione del vescovo Francesco Beschi. (BergamoNews.it)

Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, Bergamo non dimentica
Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, Bergamo non dimentica

Il racconto delle cerimonie di commemorazione nella Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, il 18 marzo: le celebrazioni sono iniziate alle 10 al Cimitero monumentale, si sposteranno alle 11 in Comune, nell'aula consiliare di PalaFrizzoni, e alle sono in programma 12 i saluti istituzionali al Bosco della Memoria nel Parco della Trucca. (BergamoNews.it)

Bergamo, tra dolore e commozione, ha ricordato le vittime del covid (L'Eco di Bergamo)

Dopo la lettura della preghiera di Ernesto Olivero che campeggia sulla stele fuori dalla Chiesa di Ognissanti e la deposizione di una corona di fiori da parte della sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, le principali istituzioni cittadine si sono trasferite all’interno del tempio svuotato dei banchi come cinque anni (in cui accolse le bare delle tante vittime della pandemia) per ascoltare la riflessione del Vescovo Francesco Beschi. (L'Eco di Bergamo)