Strage di Paderno, smartphone e pc di Riccardo al setaccio per cercare una risposta al massacro

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IL GIORNO INTERNO

– Si cerca la spiegazione di una strage nei computer, negli smartphone, negli ultimi contatti. Con il nuovo sopralluogo di ieri nella villetta di Paderno Dugnano, dove nella notte tra sabato e domenica scorsa il 17enne Riccardo C. ha ucciso padre, madre e fratello di 12 anni, gli investigatori hanno portato via per analizzarlo un computer fisso. Un computer che non era stato preso quando nei giorni scorsi, nell’inchiesta condotta dai carabinieri e coordinata dalla Procura per i minori di Milano, erano stati portati via altri dispositivi informatici. (IL GIORNO)

Ne parlano anche altre fonti

Milano – Una ricostruzione, se mai fosse possibile, più cruda e terribile di quella emersa finora. Alle spalle. (IL GIORNO)

«Ha pianto, rivivere quei momenti non è facile. È provato, ma è rimasto sorpreso ed è felice delle parole dei nonni, per questo ha chiesto di incontrarli». I nonni del ragazzo e gli zii, nonostante il dolore, hanno detto che non lo abbandoneranno mai e gli hanno portato alcuni oggetti personali in carcere. (Vanity Fair Italia)

Avvocata Malberti, come ha trovato Riccardo? “L’ho trovato tranquillo, ha affrontato bene la situazione anche se spesso durante l’udienza ha pianto, mentre parlava di quello che è successo si è commosso. (IL GIORNO)

Li percepivo come meno intelligenti, con problemi da niente", ha detto al giudice. "È da quest'estate che sto male, ma mi sono sempre sentito diverso da tutti quanti. (Fanpage.it)

Nella notte del 1 settembre a Paderno Dugnano (Milano) un 17enne ha ucciso con 68 coltellate i genitori e il fratellino di 12 anni. Ai carabinieri ha parlato di un "malessere" covato da giorni. (Fanpage.it)

Io gli ho tappato la bocca e gli ho sferrato altre coltellate. «Era sul letto, girato sul lato sinistro verso la finestra. (ilgazzettino.it)