Fabi, con l'inflazione meno risparmi e più famiglie indebitate

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La Sicilia ECONOMIA

L'inflazione e il carovita invertono la tendenza al risparmio degli italiani e portano ad una erosione dei conti correnti delle famiglie. E' quanto emerge da una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). Dopo quattro anni di costanti aumenti, nel 2022 il saldo totale dei conti correnti delle famiglie è diminuito di quasi 20 miliardi di euro. Da agosto a novembre si è registrato, infatti, un calo di 18 miliardi da 1.177 miliardi a 1.159 miliardi, con una riduzione dell'1,5%. (La Sicilia)

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E' quanto emerge da una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). L'inflazione e il carovita invertono la tendenza al risparmio degli italiani e portano ad una erosione dei conti correnti delle famiglie. (La Sicilia)

ITALIA – Tra caro-energia ed inflazione, nel 2022 le famiglie italiane sono state costrette a bruciare 41,5 miliardi dei propri risparmi nel tentativo di conservare il proprio tenore di vita. Nel 2019 era il 35%. (Radio Gold)

La sopravvivenza del risparmio non è più cosa certa (Corriere della Sera)

Secondo i dati diffusi dalla Fabi, la federazione autonoma dei bancari, per il terzo mese di fila il saldo complessivo dei conti correnti degli italiani ha continuato a scendere, toccando quota 1159 miliardi, con un calo di 18 miliardi negli ultimi tre mesi (-1,5%) Una discesa che segna una netta inversione di tednndenza dopo quattro anni all'insegna di rialzi molto marcati. (la Repubblica)

Tra caro-energia ed inflazione, nel 2022 le famiglie italiane sono state costrette a bruciare 41,5 miliardi dei propri risparmi nel tentativo di conservare il proprio tenore di vita. Un tenore ormai assediato dai costi incomprimibili: la quota di spesa familiare assorbita da spese per utenze e abitazione dovrebbe infatti assestarsi quest’anno sul 45,8% del totale mensile. (Quotidiano di Sicilia)

Se nei primi sette mesi del 2022 la liquidità accumulata dalle famiglie ha quasi sfiorato i 1.180 miliardi di euro, con una crescita - seppur più lenta rispetto al passato - dello 0,9% da inizio anno, i dati dei quattro mesi successivi confermano i timori, ormai accertati, di un "crollo di potere di acquisto - evidenzia la Fabi - che costringe gli italiani ad attingere alle loro riserve per far fronte ai maggiori costi". (Today.it)