Intesa Rai, campo largo spaccato: il Governo propone Agnes e Rossi
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ROMA. «È andato tutto come previsto». Il sorriso sornione del presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, è la fotografia della fumata bianca che arriva con il voto sui nuovi consiglieri d’amministrazione della Rai. La Camera dei deputati ha eletto Federica Frangi e Roberto Natale quali membri del Cda, al Senato semaforo verde invece per Alessandro Di Majo e Antonio Marano. Simona Agnes e Giampaolo Rossi sono invece i nomi indicati dal ministero dell’Economia. (ROMA on line)
Ne parlano anche altri giornali
Dopo una fase di stallo di alcuni mesi va in porto il rinnovo del consiglio di amministrazione Rai, scaduto lo scorso maggio. Il voto parlamentare sui quattro membri che andranno ad aggiungersi a Davide Di Pietro, eletto dai dipendenti lo scorso novembre, è andato come da previsioni, con una spaccatura dell'opposizione che potrebbe minare il futuro del campo largo (la Repubblica)
Non risulta e Forza Italia anzi insiste sulla sua candidata Simona Agnes. Ma ora nell’opposizione siamo alla fiera della rivendicazione, dei puntini sulle i e pure del «ma quando mai…». (il manifesto)
C’è un precedente che in queste ore di lavorìo nella partita per viale Mazzini viene ricordato dalle parti del centrodestra. E nel frattempo, lavorare sottotraccia perché si creino le condizioni. (ilmessaggero.it)
La Camera ha eletto Federica Frangi e Roberto Natale, il Senato ha invece votato Antonio Marano e Alessandro Di Majo, mentre il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha proposto alla Presidenza del Consiglio la nomina di Simona Agnes, voluta da Forza Italia, che dovrebbe essere il nuovo presidente dopo il via libera della Commissione di Vigilanza, e Giampaolo Rossi, attuale direttore generale di Viale Mazzini e prossimo amministratore delegato. (Italia Oggi)
Successivamente, probabilmente già nel primo pomeriggio, è prevista la prima seduta del nuovo cda, chiamato a nominare Rossi amministratore delegato e Agnes presidente. (Il Piccolo)
La Lega punta su stop al canone e aumento del tetto pubblicitario: ma non esclude l'ipotesi privatizzazione (LAPRESSE)
