Emanuela Massicci, uccisa di botte dal marito che poi l'ha rivestita e ha vegliato il cadavere per 7 ore: «Lei ha provato a difendersi»
Prima l’ha picchiata fino a farla morire e poi l’ha vegliata per sette ore prima di chiedere aiuto. Comincia a prendere forma una prima ricostruzione di quanto accaduto quella tragica notte tra mercoledì e giovedì scorso quando nell’abitazione al secondo piano della palazzina di Ripaberarda si è consumata la tragedia: Massimo Malavolta ha ucciso sua moglie Emanuela Massicci strappandola troppo presto alla vita e, soprattutto, all’amore dei loro due figli di 11 e 12 anni. (ilgazzettino.it)
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CASTIGNANO (AP) – Si rende noto che la Procura di Ascoli Piceno ha conferito oggi, 20 dicembre, l’incarico di procedere all’autopsia sul corpo di Emanuela Massicci, la donna uccisa dal marito Massimo Malavolta nella frazione di Ripaberarda, nel Comune di Castignano. (Riviera Oggi)
ASCOLI PICENO. Oggi, su disposizione del Procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno, Umberto Monti, sono iniziati gli esami medico-legali sul corpo di Emanuela Massicci, la donna brutalmente uccisa dal marito Massimo Malavolta nella loro abitazione a Ripaberarda di Castignano. (La Nuova Riviera)
Secondo quanto trapela, il decesso sarebbe stato causato dalla perdita di sangue dovuta a fratture e traumi, che hanno provocato un'agonia prolungata. Sono attesi fra domani e martedì i primi risultati dell'autopsia sul suo corpo. (leggo.it)
La presidente Arianna Trillini, il direttore Francesco Balloni, tutti gli associati e la struttura della CNA di Ascoli Piceno esprimono profondo cordoglio per la morte di Emanuela Massicci, vittima di un femminicidio che ha sconvolto la nostra comunità. (La Nuova Riviera)
Pare, inoltre, che la vittima fosse morta da circa sette ore quando Malavolta ha chiamato la madre, alle 5:30 del mattino, per lanciare un allarme tardivo che non avrebbe comunque potuto salvarla. Emanuela Massicci, 45 anni, è stata uccisa dal marito, Massimo Malavolta, a seguito di un pestaggio feroce. (VeraTV News)
Campanella, prima ora, appello: due banchi vuoti. Alla scuola secondaria Don Bosco di Castignano, dove i due bambini frequentano rispettivamente la classe prima e seconda, l’altro ieri sarebbe dovuta andare in scena la recita di Natale, ma tra i corridoi del plesso, al clima di serenità e gioia di un giorno di festa, sono subentrati incredulità, paura e sdegno. (il Resto del Carlino)