Centrosinistra, Renzi: confronto per accordo ma no a veti
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Centrosinistra, Renzi: confronto per accordo ma no a veti 05 settembre 2024 Roma, 5 set. - "Noi abbiamo accolto l'invito di Schlein ad iniziare un percorso per capire se il centrosinistra sui contenuti diventa non solo maggioranza numerica ma maggioranza politica, cioè diventa coalizione di centrosinistra. Per farlo concentriamoci sui contenuti". Lo ha detto il leader di Iv Matteo Renzi, parlando con i giornalisti a margine di un'evento al Tempio di Adriano a Roma. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
“Non mi pento del passato, non mi pento del Jobs Act, non mi pento di aver messo Sergio Mattarella al Quirinale, non mi pento di aver messo Mario Draghi al posto di Giuseppe Conte, non mi pento delle cose che abbiamo fatto, ma con Elly Schlein e gli altri vogliamo ragionare del futuro?”. (Il Fatto Quotidiano)
Senza l’area riformista il centrosinistra è destinato a perdere. È una certezza che si ripete come una filastrocca quella di Matteo Renzi, attratto dalla proposta di saldare quel vecchio campo largo che ora preferisce definire «nuovo centrosinistra». (ilmessaggero.it)
E pazienza se le urne non premieranno il gran ritorno (si fa per dire) di Matteo Renzi nel centrosinistra: “Leggeremo di nuovo sui giornali di quanto è brava Meloni”. Mario Ricciardi ha letto il sondaggio di Cluster17 pubblicato sul … (Il Fatto Quotidiano)
“Se Renzi va con il Pd, non voto più il Pd. Qui tra uno gnocco fritto e un piatto di gramigna nessuno vuole più sentire parlare di rottamazione, rinascimento saudita o di jobs act. (Il Fatto Quotidiano)
“Noi abbiamo accolto l’invito di Elly Schlein a iniziare un percorso per capire se il centrosinistra, sui contenuti, diventa non solo maggioranza numerica, quello lo è già nel paese, ma diventa maggioranza politica, cioè se si fa una coalizione di centrosinistra”. (Il Sole 24 ORE)
La stella polare Tony Blair, un governo «non di cattivi, ma di mediocri», e un centrosinistra da costruire «senza veti» ma a partire da alcuni punti come «i salari, l’educazione, la cultura». E per sgombrare il campo dalle tante ipotesi sul futuro suo, di Italia viva e del centrosinistra. (Il Dubbio)