L’Italia può dire addio al sogno della Casa auto cinese: ritorsione di Pechino
I dazi Ue fanno inferocire Pechino, che ora si prende la sua vendetta: stoppa le Case intenzionate a investire in Europa. Se il Paese ha detto sì ai dazi, zero soldi in quella nazione, dice la Reuters. Siccome l’Italia ha dato l’ok alle tasse, possiamo dire tranquillamente addio al sogno del costruttore orientale qui da noi. L’esecutivo Meloni cercava un sostituto di Stellantis, in gravissima crisi, per toccare quota un milione di auto fatte in Italia, costruite nei nostri confini così da dare lavoro. (Motorisumotori.it)
Su altri giornali
Pechino “non è d’accordo o non accetta” i nuovi dazi Ue sulle e-car made in China a chiusura delle indagini antisovvenzioni che hanno rimarcato criticità a carico delle case automobilistiche europee. (Il Sole 24 ORE)
Le trattative continuano, nonostante finora siano fallite. Salvo ripensamenti. (La Gazzetta dello Sport)
Uil, Ivana Veronese: “Ritardo degli interventi di contrasto al sommerso, a rischio la sesta rata del Pnrr” (Impresa Italiana)
La decisione ha l'obiettivo di contrastare le sovvenzioni del governo cinese ai propri costruttori, considerate dalla Commissione una minaccia di danno consistente all'industria automobilistica europea. (Tom's Hardware Italia)
Non solo Volkswagen, ma anche Mercedes e Porsche pensano ai tagli (AGI - Agenzia Italia)