Trovato un pezzo di tappeto «dove c'era l'impronta della scarpa di Stasi». Perché è importante per le indagini su Sempio
Nelle ricerche a tappeto sui reperti del caso Garlasco i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno trovato anche un «frammento» del tappetino del bagno che, come si legge negli atti della Procura di Pavia a supporto della richiesta di maxi incidente probatorio con analisi genetiche, «si ritiene utile» sottoporre «ad ulteriore indagine genetica alla luce delle possibilità analitiche attualmente a disposizione». (corriereadriatico.it)
Su altre fonti
Che sotto le unghie di Chiara ci fosse il Dna di Sempio lo dicevo nel 2016, oggi lo dicono anche altri colleghi del calibro di Ricci, Roewe… (La Provincia Pavese)
Per il suo omicidio è stato condannato l'ex fidanzato Alberto Stasi. E tra i documenti esaminati dalla Procura di Pavia, è emerso un verbale del 25 agosto 2007, in cui un giovane di Garlasco, appartenente alla cerchia di conoscenti vicini alla vittima, come riporta Il Tempo, racconta di un episodio avvenuto poche ore dopo il ritrovamento del cadavere di Chiara. (Liberoquotidiano.it)
Un ragazzo buono e gentile, che pensa sempre agli altri". Così l’avvocata Angela Taccia descrive l’uomo che oggi difende dalle accuse di omicidio. (L'HuffPost)
Nel lungo elenco di reperti e tamponi su cui la Procura di Pavia chiede di fare nuovi accertamenti per l'omicidio di Chiara Poggi c'è anche il frammento del tappettino del bagno su cui - secondo la sentenza - poggia i piedi insanguinati l'assassino prima di lavarsi le mani sporche del sangue della vittima. (Civonline)
Da quando il suo nome è finito nuovamente nell'inchiesta per la morte di Chiara Poggi, la 26enne di Garlasco uccisa il 13 agosto 2007 e per il cui delitto è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, la sua vita è stata nuovamente stravolta. (ilmattino.it)
Nelle ricerche sui reperti del caso Garlasco i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno trovato anche un «frammento» del tappetino del bagno che, come si legge negli atti della Procura di Pavia a supporto della richiesta di maxi incidente probatorio con analisi genetiche, «si ritiene utile» sottoporre «ad ulteriore indagine genetica alla luce delle possibilità analitiche attualmente a disposizione». (ilmattino.it)