Geometrie variabili in Commissione. Immigrazione, industria e ambiente. È il nuovo asse con i conservatori

L’Europa s’è destra. Può suonare un adagio sfrontato, ma è piuttosto l’esito scontato del lungo braccio di ferro sulla nomina dei vicepresidenti della commissione von der Leyen bis. Da cui escono rilanciato il ruolo della premier conservatrice Giorgia Meloni e consolidata l’egemonia politica del Ppe di Manfred Weber. Nel segno di una convergenza politica destinata a riprodursi sugli argomenti più scottanti dell’agenda Ue, a cominciare dai migranti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

Ed è in quel momento che emergerà molto chiaramente la ridefinizione dei confini della cosiddetta “maggioranza Ursula”: se a luglio la presidente von der Leyen aveva potuto contare sul sostegno di popolari, socialisti, liber… L’appuntamento è fissato per mercoledì prossimo alle 12, quando il Parlamento europeo sarà chiamato a votare la fiducia al collegio dei commissari nel suo insieme. (La Stampa)

Ora sembra che serva un ulteriore passaggio. I sì per la socialista spagnola Teresa Ribera e per il conservatore italiano Raffaele Fitto sono stati particolarmente sofferti. (Sky Tg24 )

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “La democrazia europea è la grande sconfitta dell’accordo farsa raggiunto dai grandi gruppi al Parlamento europeo per approvare le nomine dei Vicepresidenti della Commissione europea". (Il Sole 24 ORE)

Meloni-Lega, sale la tensione. Belloni verso gli Affari europei

Il primo netto sì ai vertici europei di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia. E dunque mercoledì prossimo 27 novembre vedremo la plenaria del Parlamento europeo dare luce verde – niente voto segreto, tutti dovranno metterci la faccia – alla nuova Commissione di Ursula von der Leyen e sarà una prima volta per molti motivi. (La Stampa)

Francesco Storace 22 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

ROMA. E però di qui in poi la premier ha davanti a sé tre grossi problemi politici. (La Stampa)