La nuova Commissione Europea affossa il Green Deal e la transizione ecologica

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L'INDIPENDENTE INTERNO

La transizione ecologica non è in cima alle preoccupazioni del secondo mandato di Ursula von der Leyen. A dichiararlo è stata la stessa presidente della Commissione UE: «La nuova Commissione europea e quella precedente sono state istituite in tempi molto diversi. L’ultima volta l’argomento del riscaldamento globale era in cima alle priorità, (…) questa volta il tema della sicurezza, spinto dalla guerra della Russia in Ucraina, e quello della competitività hanno avuto un impatto più incisivo sulla progettazione e gli orientamenti politici». (L'INDIPENDENTE)

Se ne è parlato anche su altri media

Meloni può sfoggiare la vicepresidenza, la Spagna fa il pieno con Green Deal e Concorrenza. E con i nuovi commissari accontenta quasi tutti. (Milano Finanza)

Il percorso di Giorgia Meloni e del suo governo non è facile. Anche la prossima manovra economica sarà povera, vista la scarsezza di fondi disponibili, pur se ieri il ministro dell’Economia Giorgetti, avarissimo di promesse, ha detto che il taglio del cuneo fiscale sarà «strutturale», cioè permanente. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

“Assicurerai l’effettiva e coerente attuazione delle nuove regole fiscali del Patto di Stabilità e crescita”. Un tempo quasi coincidente con i sette anni che l’Italia chiederà all’Europa per… (la Repubblica)

Niente più «dogmi» dall’ambiente ai migranti, all’Ue serve equilibrio

L’affaire fitto, la formazione della Commissione europea, le scelte di Ursula creano equilibri difficili in questo mandato bis Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sposato la linea politica della presidente Ursula von der Leyen. Ha quindi portato a casa la nomina di Raffaele Fitto a commissario europeo alla coesione, e di vicepresidente esecutivo. (L'Opinione delle Libertà)

La quasi corale soddisfazione per la designazione di Raffaele Fitto a Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea - con delega alle politiche di coesione, alle riforme e in condivisione con Dombrovskis al Pnrr, e con il compito di coordinare le funzioni di altri commissari che riporteranno a lui - ha reso evidente la stima di cui gode l’autorevole uomo politico pugliese, figlio come tutti sanno di un altrettanto autorevole Presidente della Regione Puglia, tragicamente scomparso nell’agosto del 1988 e molto stimato anche dai suoi avversari. (La Gazzetta del Mezzogiorno)