Iraq, vent’anni dall’invasione USA
In tutto il mondo si svolse la più grande manifestazione pacifista, le stime parlano di 110 milioni di persone che a seconda del fuso orario di pertinenza scesero nelle principali piazze dei propri paesi per fermare l’imminente guerra in Iraq; i manifestanti provenivano da esperienze e culture diverse ma erano uniti dal desiderio comune di trovare una valida alternativa al sistema neo-capitalista, capace di confezionare ad hoc e su misura (meglio di un abito sartoriale pregiato) una guerra. (Avanti Online)
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Di Pasquale Pugliese (Il Fatto Quotidiano)
Vent’anni fa, le truppe di terra statunitensi e alleate invasero l’Iraq. La campagna di bombardamenti «shock and awe» era iniziata il giorno prima. Vent'anni fa gli Usa e i loro alleati invadevano l'Iraq basandosi su bugie e prove palesemente false, denunciate all'epoca dal movimento pacifista globale. (Jacobin Italia)
L'esperienza non ha spinto gli Stati Uniti a cambiare il loro impegno militare, e nemmeno la strategia in Afghanistan. Quello che è cambiato nel dibattito è stato il tema di come uscire da questi interventi, secondo il filosofo di Princeton Il filosofo Michael Walzer (la Repubblica)
Sono stati celebrati lunedì i vent’anni dall’inizio dell’invasione americana dell’Iraq. Per l’occasione il viadanese Paolo Bergamaschi, per tanti anni impegnati al Parlamento Europeo, ha prodotto un video che unisce un suo brano, montato assieme ad alcune immagini del fotografo di Casalmaggiore Tiziano Schiroli. (OglioPoNews)
Mancavano poche ore a mezzanotte del 20 marzo 2003, quando le televisioni statunitensi interruppero improvvisamente le trasmissioni per mandare in onda il discorso del presidente George W. Bush che annunciava l’avvio delle operazioni contro l’Iraq di Saddam Hussein. (L'INDIPENDENTE)
Ah, sì, nel mentre ci sono stati morti incalcolabili, ma quelli evidentemente sono secondari, anzi, “necessari per i valori democratici”. Ad ogni modo, sui libri di storia contemporanea la guerra è stata consegnata ai posteri in estrema sintesi. (IlSudEst)