Scoperto con Hubble un getto relativistico che sembra favorire le eruzioni stellari
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Utilizzando il telescopio spaziale Hubble, un team di ricerca ha scoperto che il getto relativistico emesso dal buco nero supermassiccio M87, all’interno della galassia M87, sembra causare eruzioni nelle stelle che si trovano lungo la sua traiettoria. Queste eruzioni stellari sarebbero novae, e di solito ogni giorno, da qualche parte in M87, erutta una nova. Ma Hubble ha trovato il doppio delle novae vicino al getto rispetto ad altre parti della galassia gigante, durante i mesi in cui ha osservato il sistema. (Astrospace.it)
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Insomma: comunque li si guardi, i buchi neri sono un’entità complessa e misteriosa, che la fisica moderna ancora non è riuscita a comprendere e descrivere se non per ipotesi, più o meno verificabili. Sono densi, densissimi, così tanto che la loro densità non ha neppure un valore finito, ma diverge in quello che gli scienziati chiamano “singolarità”, un punto in cui le grandezze sfuggono all’infinito e le “normali” leggi della fisica cessano di valere. (WIRED Italia)
Anche i buchi neri cambiano aspetto nel tempo, aumentando e diminuendo la loro luminosità. Grazie alle osservazioni effettuate dal telescopio Hubble, nel corso degli ultimi 15 anni circa numerosi buchi neri hanno subito importanti modifiche. (Ilmeteo.net)
In sostanza i ricercatori si sono accorti che attorno a un buco nero (uno di quelli visibili e in qualche modo osservabili) le stelle stavano cominciando a comportarsi in maniera insolita. (Libero Tecnologia)