Operatori del centro migranti in Albania rientrano in Italia
Tutti gli operatori sociali di 'Medihospes', l'ente gestore dei Centri italiani in Albania per il rimpatrio dei migranti, lasceranno Schengjin e Gjader per rientrare in Italia entro il fine settimana. E a quanto si apprende non sarebbero previsti ricambi. Ma dal Viminale trapela che i centri restano comunque operativi e vigilati: attualmente, sottolineano fonti del ministero dell'Interno, il personale è stato ridotto e varia in base alle esigenze del momento. (Il Messaggero Veneto)
Ne parlano anche altre testate
Il progetto del governo italiano di mandare i migranti in Albania non è stato chiuso, ma sicuramente è congelato: la forza lavoro nei centri albanesi è ridotta al minimo, nell'attesa che ci sia un giudice che dica che mandare i migranti che volevano approdare in Italia nei campi di Shengjin e Gjader sia compatibile con il diritto europeo. (L'HuffPost)
Intanto le opposizioni denunciano il flop dell'accordo con Tirana: "È un fallimento epocale". (Fanpage.it)
È successo nella città di Jining, nella regione dello Shandong. Il dramma è avvenuto sotto gli occhi di decine di testimoni. (Frosinone News)
Gli operatori sociali italiani lasceranno le basi di Shengjin e Gjader, lasciandosi alle spalle centri vuoti e un progetto costoso che, finora, non ha accolto praticamente alcun migrante. La cooperativa Medihospes, incaricata di gestire queste strutture, si prepara al rientro in Italia del proprio personale entro domani. (Stranieri in Italia)
Il progetto dei Centri per il Rimpatrio (CPR) in Albania, annunciato come una soluzione innovativa per gestire i migranti al di fuori dei confini italiani, sembra essere giunto a un punto critico. (Ultima Voce)
Matteo Liviero: “Onestamente per come siamo rientrati in campo nel secondo tempo, ho avuto l’impressione che la potessimo portare a casa ed invece abbiamo subito un gol particolare che non ci ha favoriti. (SARdies.it)