Giornata mondiale del cuore: consulenze online gratuite con i professionisti dell’Ospedale di Parma

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Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma SALUTE

In occasione della Giornata mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma aderisce all’Open Week dedicata alle malattie cardiovascolari con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce di queste patologie. Il 26, 27 settembre e 1, 2 ottobre dalle ore 14 alle ore 17, le specialiste del Maggiore Emilia Solinas, Rossella Giacalone, Manjola Noni, Giovanna Maria Pelà e Suad El Qarra saranno a disposizione dei cittadini per effettuare dei video consulti personalizzati dedicati alla prevenzione primaria e secondaria delle patologie cardiache, anche in un ottica di genere (Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma)

Su altre fonti

In occasione della Giornata mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, Fondazione Onda ETS, per il quarto anno consecutivo, organizza dal 26 settembre al 2 ottobre l’(H) Open Week dedicato alle malattie cardiovascolari con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce di queste malattie, con un particolare focus su aneurisma aortico addominale, infarto cardiaco, patologie valvolari, carotidee e venose. (AltaRimini)

Ospedale Alessandria: fino al 2 ottobre un numero verde sulle malattie cardiovascolari dedicato alle donne (Radio Gold)

/09/2024 14:00:00 (Tp24)

Saranno diffusi tre video reel in cui il Direttore e due cardiologi della sua équipe, il dott. Paolo Scacciatella, parteciperà con un’iniziativa digitale e social. (Valledaostaglocal.it)

L'iniziativa, realizzata in occasione della Giornata... L'Azienda sanitaria provinciale di Trapani aderisce all'Open Week sulle Malattie Cardiovascolari in programma dal 26 settembre al 2 ottobre. (Virgilio)

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 35,8% di tutti i decessi: 38,8 per cento nelle donne e 32,5 per cento negli uomini; si presentano nelle donne con un ritardo di almeno dieci anni rispetto agli uomini, poiché le donne fino alla menopausa sono protette dallo “scudo” ormonale degli estrogeni. (Ufficio Stampa)