Trump di nuovo Presidente, come sempre penserà a se stesso
Trump di nuovo Presidente, come sempre penserà a se stesso Il 20 gennaio Donald Trump giurerà e così sarà di nuovo Presidente degli Stati Uniti per i prossimi quattro anni Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Mancano pochi giorni alla cerimonia di insediamento. Il 20 gennaio Donald Trump giurerà e così sarà di nuovo Presidente degli Stati Uniti per i prossimi quattro anni. Questa volta Trump non arriverà sprovvisto, dalla sua avrà l’esperienza fatta in passato e quindi nulla sarà lasciato al caso, l’annunciata vendetta nei confronti di tutti quelli giudicati nemici avrà luogo senza indugio. (Dire)
Se ne è parlato anche su altre testate
I mercati internazionali sono in attesa di capire come il Tycoon deciderà di agire soprattutto in merito ai dazi che, nel suo precedente mandato, avevano contraddistinto l’impostazione data all’economia del Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Abbiamo assistito a quattro anni di spostamenti tettonici che stanno ridisegnando l’intero Medio Oriente e in quest’ultimo anno, nel 2024, sono state registrate numerose scosse di assestamento che fanno prevedere un ulteriore movimento tellurico a partire dal 20 gennaio 2025. (L'HuffPost)
Lo stesso accade con il Messico, che sta applicando le prime restrizioni sui passaggi alla frontiera. (Corriere TV)
Al netto di una rapida soluzione degli scenari di guerra che infiammano Europa e Medioriente, la madre di tutte le domande sulla politica estera statunitense è: che cosa cambierà con la gestione del nuovo presidente Trump nei rapporti con il continente africano? (articolo21)
È quanto emerge da un sondaggio condotto dal Financial Times insieme all'università di Chicago tra oltre 220 economisti di Stati Uniti, Regno Unito ed Eurozona, secondo cui a politica economica del presidente eletto degli Stati Uniti, basata sul principio del protezionismo per proteggere le esportazioni americane e difendere i posti di lavoro nel paese, rischia di danneggiare la crescita economica globale e di mettere in secondo piano gli eventuali benefici di altre politiche da lui proposte. (Today.it)
La recente elezione del presidente Trump e la vittoria dei repubblicani alla Camera e al Senato hanno rafforzato la narrativa dominante di una solida crescita economica degli USA, di un’inflazione più elevata e, di conseguenza, di una Fed più cauta. (Start Magazine)