Bestemmia di notte giocando alla PlayStation: la vicina esasperata accoltella la madre
Una sessantenne è stata denunciata dai poliziotti del commissariato di Madonna di Campagna di Torino perché ha ferito la sua vicina di casa con un coltello da cucina. Niente di grave, per fortuna. Ma il gesto appare incomprensibile La 56enne è stata medicata in ospedale e rimandata a casa. All’origine dell’aggressione ci sono delle bestemmie, quelle che il figlio della donna ferita inanella una dietro l’altra quando gioca alla PlayStation. (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
In provincia di Torino una donna ha accoltellato la sua vicina di casa perché esasperata dalle bestemmie urlate dal figlio nel cuore della notte. L'uomo, 30enne, continuava a gridare mentre giocava alla PlayStation, non dando pace alla signora che cercava di dormire. (leggo.it)
Gioca alla playstation e bestemmia tutta la notte, e alla fine a farne le spese è stata la madre, accoltellata dalla vicina. Il fatto è accaduto la notte fra il 17 e il 18 dicembre, ma sembra non fosse la prima volta che l'entusiasmo del trentenne, senza lavoro, per il videogame avesse rotto il silenzio della notte. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In provincia di Torino, una donna ha accoltellato la sua vicina di casa. Il dramma si è consumato nel cuore della notte tra giovedì 18 e venerdì 19 dicembre a Madonna di campagna, in una palazzina di corso Cincinnato. (Liberoquotidiano.it)
La donna è stata denunciata a Torino per aggressione dopo aver ferito la vicina a un braccio: il vero obiettivo però era il figlio, 30enne e disoccupato (Open)
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri del Norm della Compagnia di Sora che hanno avviato tutti gli accertamenti del caso. (Frosinone News)
Uno dei due ragazzi coinvolti – il 26enne – ha riportato una ferita ad una mano, non è ancora chiaro se sia stato colpito con un’arma da taglio o se la ferita sia dovuta alla colluttazione. Aggressione nella notte a Sora: una lite sarebbe scoppiata tra alcuni giovani tunisini – un 26enne e un 21enne – intorno alle 23, in una struttura di accoglienza, degenerando in una manciata di secondi. (Frosinone News)