La banana di Cattelan venduta dall'ambulante bengalese per 25 centesimi: «Ma come si fa a pagarla 6 milioni»?
È una storia paradigmatica di come l’arte sia diventata esasperata, surreale, non più agganciata alla realtà, foriera di disuguaglianze sociali. A raccontarla è il New York Times che è andato a ritroso cercando il venditore ambulante della banana acquistata per 6,2 milioni di dollari, compreso il milione di dollari di commissioni. Un’opera concettuale battuta all’asta da Sotheby's e acquistata dal collezionista cinese Justin Sun, fondatore della piattaforma di criptovalute Tron (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Alla fine, però, a far parlare è Inviti Naike Rivelli e sai che troverà un modo per far parlare di sé. (Io Donna)
La COP29 aveva preso il via l’11 novembre con non poche fatiche, poiché, come annunciato dalle Nazioni Unite, si prevede che nel 2024 si stabilirà un nuovo record per le emissioni globali di gas serra derivanti dalla combustione di carbone, petrolio e gas naturale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
si trattase di entità separate”. 2019, è tornata nella sua casa naturale, è infatti stata battuta all’asta da Sotheby’s per oltre sei milioni di dollari, confermando la tesi di Tony Godfrey, direttore del Master di arte contemporanea proprio al Sotheby’s institute di Londra: “L’arte è solo una massa di merci in vendita … Oggi come mai prima d’ora si parla di “arte da asta” e “arte da Biennale”, come (Artuu)
Se quella dell'artista veneto Maurizio Cattelan vale da Sotheby's oltre 6 milioni di dollari, da un fruttivendolo di Sant'Angelo di Piove di Sacco è, invece, in offerta. Il commerciante si chiama Antonio Basso, da sempre dotato di garbo e grande senso dell'ironia. (TG Padova)
A raccontarla è stato il New York Times, che è risalito al venditore della banana poi battuta a un prezzo stellare. Tra le notizie della vendita clamorosa, il cui prezzo di partenza di aggirava attorno al milione, è emersa anche una storia dal sapore diverso, emblema di un mercato che, pure nei suoi accenni di crisi, è distaccato dal reale. (Inside Art)
Una delle più acuminate analiste del pensiero digitale di genere, quale la lucidissima Donna J.Haraway nel suo saggio Manifesto Cyborg, in poche parole ci rende la discontinuità nell’evoluzione della nostra specie, ibridata dalle protesi materiali e psichiche del mondo del calcolo. (L'HuffPost)