"Presto per rimandare a casa i rifugiati siriani e ne potrebbero arrivare di nuovi"
Con la caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria, diversi Paesi dell'Unione europea hanno congelato le richieste d'asilo dei siriani e stanno preparano i piani per rimandare i rifugiati nel loro Paese d'origine. Tuttavia, per le organizzazioni per i diritti umani è troppo presto per pensare che la Siria sia diventata un Paese sicuro. Bisogna ancora proteggere chi è fuggito e, anzi, prepararsi al fatto che qualcuno potrebbe decidere di fuggire ora a causa della nuova leadership della nazione. (Today.it)
Ne parlano anche altre testate
"Le decisioni sulle domande di asilo sono di competenza degli Stati membri. Tuttavia è importante che gli Stati membri rispettino le norme dell'Ue in questo settore: le valutazioni individuali sono sempre necessarie". (Tuttosport)
Con il nuovo corso siriano che avanza l'Europa si guarda le spalle, e l'Italia non è da meno. (Secolo d'Italia)
Che cosa si pensa nella Nato e nell’Ue della Siria post Assad (Start Magazine)
Lo ha affermato Michael O'Flaherty, commissario per i diritti umani dell'organizzazione paneuropea, specificando che "la sospensione del trattamento delle richieste di asilo e l'annuncio di piani per il rimpatrio forzato da parte di diversi Stati sollevano urgenti interrogativi se i Paesi stanno agendo in conformità con gli obblighi internazionali in materia di rifugiati e diritti umani, in particolare con il principio di non respingimento". (Liberoquotidiano.it)
Così l’Italia ha deciso di trasformare la Siria in un tappo per la caduta di Assad. La prima preoccupazione del governo italiano, insieme a Germania e Austria e agli altri che verranno, è stata quella di “sospendere i procedimenti circa le richieste di asilo dalla Siria”. (left)
Il Comune di Venezia ha deciso di voltare pagina per uno dei simboli più controversi della città: il Ponte della Costituzione, progettato dall’architetto di fama mondiale Santiago Calatrava e inaugurato nel 2008. (Il Giornale d'Italia)