Ecco perché la decisione della Corte dell'Aia resterà inapplicata

Ecco perché la decisione della Corte dell'Aia resterà inapplicata
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il Giornale INTERNO

Non arresteranno Netanyahu e Gallant, e in fondo è l'unica cosa che conta, o perlomeno quella che conta di più. Non li arresteranno perché questo anzitutto avverrebbe se per esempio entrassero negli Stati Uniti e in Russia e Cina (non proprio tre staterelli) che non riconoscono la Corte penale internazionale, oltre ovviamente a Israele. Quando la Corte fu istituita nel 2001, con lo Statuto di Roma, loro non firmarono. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Non c’è solo una ragione di ripulsa emotiva, di ribellione istintiva rispetto all’inaccettabile inversione morale in virtù della quale si vorrebbe presentare il primo ministro israeliano, cioè il capo del paese aggredito il 7 ottobre dell’anno scorso, come un criminale internazionale, come un ricercato globale da arrestare ovunque possibile. (Liberoquotidiano.it)

Sono accusati, assieme ai leader di Hamas, di crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Le reazioni internazionali contrastanti. L'Olanda rispetterà il mandato. Tajani: "Siamo nella CPI. Valuteremo con gli alleati cosa fare" (AGI - Agenzia Italia)

Una decisione che crea molta angoscia in chi è amico di Israele. Il pronunciamento del più alto organismo della giustizia internazionale ha l’obiettivo di prevenire nuovi crimini di guerra e contro l’umanità a Gaza e certifica ciò a cui abbiamo assistito in questi 13 mesi. (il manifesto)

“Netanyahu è benvenuto”. Salvini contro i giudici, Meloni irritata lo frena

Il viaggio che il premier israeliano potrebbe intraprendere stando alle dichiarazioni dei leader globali è una sorta di linea che va a zig-zag intorno al pianeta, da Washington alla capitale ungherese, toccando pure Mosca e Belgrado. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E' una cosa seria. (Tiscali Notizie)

Non perché, nella sostanza, non condivida lo scudo alzato dal leghista a protezione del premier israeliano, anzi: per la presidente del Consiglio… (la Repubblica)