Ecco perché la decisione della Corte dell'Aia resterà inapplicata

Non arresteranno Netanyahu e Gallant, e in fondo è l'unica cosa che conta, o perlomeno quella che conta di più. Non li arresteranno perché questo anzitutto avverrebbe se per esempio entrassero negli Stati Uniti e in Russia e Cina (non proprio tre staterelli) che non riconoscono la Corte penale internazionale, oltre ovviamente a Israele. Quando la Corte fu istituita nel 2001, con lo Statuto di Roma, loro non firmarono. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

, (Avvenire)

“Ma la cosa che ha colpito di più, e che io ho detto sin dal primo momento, è che abbiamo trovato inaccettabile e assurdo mettere sullo stesso piano i leader di un’organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti e ha provocato la reazione con chi guida legittimamente uno Stato democratico e si sta difendendo”, ha aggiunto. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo le parole della premier Giorgia Meloni, a ribadirlo è il ministro della Difesa Guido Crosetto prima di intervenire alla convention di Centro Popolare e Noi Moderati, in corso a Napoli. (Adnkronos)

Gavron:“Comodo accusare la Corte di antisemitismo. Per me Netanyahu può andare in cella”

La Corte penale internazionale ordina l'arresto di Netanyahu e Gallant (AGI - Agenzia Italia)

Salvini si schiera col premier israeliano condannato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra: "È benvenuto in Italia". L'Italia presidente del G7 porrà il tema a vertice ministri Esteri (Adnkronos)

Così parla Assaf Gavron, 55 anni, una delle voci più originali della nuova narrativa israeliana, autore di sette romanzi tradotti in numerose lingue: in Italia Giuntina ha pubblicato … Quel giudice non si è svegliato pensando “odio gli ebrei e voglio arrestare il loro premier”». (la Repubblica)