Auto aziendali: con la tagliola del 30 giugno dipendenti non tutti uguali davanti al Fisco
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Per le auto aziendali è arrivata (manca solo la ratifica del Senato) la tanto attesa salvaguardia che però tutela parzialmente chi ha effettuato gli ordini entro il 2024. In nome della transizione green, infatti, la legge di bilancio ha modificato i costi chilometrici delle auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti penalizzando le vetture con motore termico (benzina o diesel) e le ibride. Con il decreto Bollette il governo ha voluto evitare alcuni effetti retroattivi della legge di bilancio, lasciando però qualche paletto. (Il Sole 24 ORE)
Su altre fonti
In nome della transizione green, infatti, la legge di bilancio ha modificato i costi chilometrici delle auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti penalizzando le vetture con motore termico (benzina o diesel) e le ibride. (Il Sole 24 ORE)
Per effetto della Legge di Bilancio 2025, i veicoli di nuova immatricolazione, concessi in uso promiscuo con contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025, sono. (Il Sole 24 ORE)
Nell’ambito delle novità introdotte alla Camera sul Decreto “bollette” , sul cui ddl di conversione in legge il Governo ha ottenuto la fiducia ieri, 15 aprile 2025, viene infatti esclusa la stretta introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 per le autovetture ordinate entro il 31 dicembre 2024 e concesse in uso promiscuo ai dipendenti dal 1° gennaio al 30 giugno 2025. (MySolution)
In seguito all’entrata in vigore della nuova normativa che prevede da gennaio 2025 un regime fiscale penalizzante per dipendenti e aziende che scelgono vetture a benzina o diesel e favoriscono elettriche e plug-in, 4 fleet manager su 10 hanno scelto di rinviare il rinnovo del proprio parco veicoli; la stragrande maggioranza prevede nel medio-periodo di cambiare la composizione della propria flotta e si attende forti aumenti dei costi e lamentele da parte dei dipendenti. (Economy Magazine)
La commissione Attività produttive della Camera ha dato il via libera a un emendamento che introduce un regime transitorio, valido fino a giugno 2025. Il tema potrebbe riproporsi nel corso del secondo semestre del 2025. (QuiFinanza)
In seguito all’entrata in vigore della nuova normativa che prevede da gennaio 2025 un regime fiscale penalizzante per dipendenti e aziende che scelgono vetture a benzina o diesel, 4 fleet manager su 10 hanno scelto di rinviare il rinnovo del proprio parco veicoli; la stragrande maggioranza prevede nel medio-periodo di cambiare la composizione della propria flotta e si attende forti aumenti dei costi e lamentele da parte dei dipendenti. (Il Sole 24 ORE)