Germania, Steinmeier manda a casa 3 ministri
Milano, 7 nov. – Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha mandato a casa il ministro delle Finanze Christian Lindner, il ministro della Giustizia Marco Buschmann e la ministra dell’Istruzione Bettina Stark-Watzinger, riferisce Spiegel.Il ministro dei trasporti Volker Wissing resta invece nel governo federale, ma lascia il FDP. Ora assumerà anche la direzione del Dipartimento di Giustizia, precedentemente diretto da Buschmann. (Agenzia askanews)
La notizia riportata su altre testate
La conseguenza, spiega, è che Berlino “non sarà in grado di svolgere un ruolo di primo piano a livello europeo” in un momento in cui l’elezione di Donald Trump getta nuovi interrogativi sul futuro dell’Europa. (Adnkronos)
Dopo il licenziamento del liberale Christian Lindner dall’incarico di ministro dell’Economia e la sua sostituzione con Joerg Kukies, è crisi di Governo. Per il cancelliere Olaf Scholz è arrivato il momento di incontrare il leader dell’opposizione, Friedrich Merz (CDU): l’obiettivo è stilare un cronoprogramma su come procedere fino a nuove elezioni, come anticipato da Der Spiegel. (Virgilio Notizie)
Bruxelles – Alla fine non è bastato il tentativo di equilibrismo del cancelliere tedesco Olaf Scholz per tenere insieme la sua maggioranza di governo. (EuNews)
Un vero terremoto quello che sta facendo barcollare la Germania in queste ore. “La nostra Costituzione ha previsto disposizioni per l’eventualità che si è verificata ora", ha aggiunto Steinmeier, "la fine di una coalizione non è la fine del mondo, è una crisi che dobbiamo lasciarci alle spalle”, ha rassicurato i cittadini tedeschi. (il Giornale)
I liberali, e soprattutto il loro leader, Christian Lindner, fino a ieri ministro delle finanze, hanno condizionato il governo del cancelliere Scholz insistendo su un’applicazione rigida della legge sul «freno al debito», una norma che di fatto non consente spese in deficit, neppure per investimenti pubblici. (Corriere della Sera)
Il defenestrato Christian Lindner sarà sostituito dal sottosegretario nel cancellierato Jörg Kukies, consigliere finanziario e suo stretto collaboratore. La crisi interna alla maggioranza costringe Olaf Scholz a ritardare la partecipazione al vertice europeo a Budapest. (Il Fatto Quotidiano)