Operatrice sanitaria no vax si presenta al lavoro, l'ospedale la respinge. E arrivano i carabinieri

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
leggo.it INTERNO

Non ottenendo tale documento, la donna ha dunque chiamato i Carabinieri, che subito dopo sono stati allertati anche dall'amministrazione sanitaria.

La donna, a quanto apprende l'Adnkronos, dopo aver ricevuto la richiesta di allontanamento ha chiesto all'ospedale un ordine di servizio o altro documento formale che attestasse la volontà della struttura sanitaria di non avvalersi della prestazione lavorativa offerta. (leggo.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Giovedì 12 Agosto 2021, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 16:36. E' successo sabato nell'ospedale cagliaritano ed è il primo caso in Sardegna di dipendente rimandato a casa dopo la sospensione per mancato vaccino. (ilmessaggero.it)

Gli operatori sanitari senza vaccino sospesi dagli ospedali. Ad oggi sono circa 750 gli operatori sanitari che dovrebbero essere destinatari del provvedimento di sospensione. A cura di Chiara Ammendola. (Fanpage.it)

Un’operatrice no vax sospesa si è presentata in reparto all’ospedale Brotzu di Cagliari nonostante la sospensione per la mancata somministrazione delle due dosi di vaccino. Complessivamente sono circa 750 gli operatori sanitari che dovrebbero essere destinatari del provvedimento di sospensione (Imola Oggi)

E i vertici dell’ospedale fanno capire che, in caso di altri “ribelli”, sono pronti a richiedere l’aiuto delle Forze dell’ordine: “Sono le norme” Ai camici bianchi non vaccinati, dunque, sta arrivando (e in vari casi è già arrivata) la comunicazione ufficiale dello stop al lavoro. (Casteddu Online)

Si è presentata in reparto all'ospedale Brotzu di Cagliari nonostante la sospensione per la mancata somministrazione delle due dosi di vaccino. Sardegna, sanitari sospesi - Intanto, sono pronte le prime 57 lettere dell'Azienda per la Tutela della Salute in Sardegna, per la sospensione dal servizio dei medici e dei sanitari senza vaccino (ilmessaggero.it)

Dallo scorso 6 agosto è iniziata la rivoluzione del green pass, che non solo condiziona l’accesso a servizi come bar, ristoranti, palestre e altro, ma sarà pure necessario per la visita ai proprio genitori o ai nonni ricoverati. (vistanet)