Borghi, fontane e chiese: i Luoghi del Cuore del Fai. Scopri i dieci più votati

Dal Castello di Feltre alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, dalBorgo di Tellaro di Lerici alla Fontana Antica di Gallipoli. Da Nord a Sud il nostro Paese è ricco di gioielli: un caleidoscopio di arte, cultura, storia e ambiente. Un patrimonio che il Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano, valorizza con tutta una serie di iniziative per salvaguardare e rilanciare il territorio. Tra queste anche il censimento «I luoghi del cuore», giunto alla 12ª edizione in collaborazione con Intesa San Paolo (Corriere della Sera)

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Il Fai, Fondo Ambiente Italiano ha diffuso oggi la classifica provvisoria dei primi 10 luoghi del cuore in Italia e in Lombardia. (CremonaOggi)

«Direi un luogo unico – prosegue Moretti - un tesoro di biodiversità, di grandissima importanza per la tutela dell’avifauna migratoria e per la conservazione delle tracce di quello che un tempo fu l’ambiente costiero laziale, con dune sabbiose e un sistema di laghi, stagni costieri e acquitrini». (Civonline)

Partecipazione record per i Luoghi del Cuore FAI: oltre 450.000 voti Il Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) ha presentato la classifica provvisoria del suo dodicesimo censimento, ‘I Luoghi del Cuore’, con l’obiettivo di mobilitare gli italiani nella salvaguardia del patrimonio artistico, storico e naturale del Paese. (inItalia)

Porry-Pastorel, nel Giornale d’Italia del primo Novecento il mitico fotoreporter brillò per creatività, tempismo e indimenticabili scatti privi di retorica

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A meno di due mesi dal lancio de 12º censimento, sono già 450.000 i voti raccolti per i tradizionali "Luoghi del Cuore" del FAI. È già disponibile la classifica provvisoria per questa edizione 2024 che vede al primo posto la Scuola Militare e Chiesa della Nunziatella a Napoli (idealista.it/news)

Straripava estro, inventiva e idee geniali da ogni poro. Così, ad appena vent’anni, decollò la sfolgorante carriera di Adolfo Porry-Pastorel (1888-1960), considerato il padre indiscusso dei fotogiornalisti italiani perché fu il primo a corredare gli articoli con foto anziché con disegni, come si faceva fino ad allora. (Il Giornale d'Italia)